La dirigenza pubblica ed in particolare quella degli enti locali già messa in allarme dalle riforme annunciate (ma non ancora pubblicate) dal Ministro Madia in questi giorni è particolarmente nervosa a causa dell'insediamento dei nuovi Sindaci, molti dei quali hanno già preannunciato rotazioni, mobilità, ecc. sia per dare un segnale di discontinuità, ma anche per adempiere agli obblighi di legge, specialmente quando ci sono procedimenti penali o contabili in corso a carico di qualche dirigente per fatti recenti. Ma sono agitati anche quelli che non sono stati coinvolti in questioni di giustizia, ma che comunque potrebbero essere costretti a spostarsi per andare ad assumere la responsabilità proprio di alcuni uffici che scottano. Tutti i dirigenti cercano di mostrare serenità ma l'agitazione interna è notevole. L'importante è che i neo Sindaci seguano con la massima attenzione procedure trasparenti e corrette onde non lasciare spazi di ricorso proprio a quei pochi che sono rimasti coinvolti in certe vicende. Ma dopo aver rispettato tutte le norme ci deve essere tolleranza zero perché, dopo tante promesse i cittadini non possono ritrovarsi davanti le stesse persone che hanno partecipato con la vecchia amministrazione a produrre certi disastri.
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