martedì 3 gennaio 2017

IL GIORNO 8 GENNAIO CI SARANNO LE ELEZIONI PROVINCIALI

Le Amministrazioni provinciali sono ancora enti a livello costituzionale e probabilmente riceveranno nuovi compiti. 
Ma queste elezioni rischiano di passare sotto silenzio.
Come si vota? A seguito delle modifiche apportate dalla L. 56/2014 i cittadini non possono più votare per eleggere i loro rappresentanti nelle amministrazioni provinciali in quanto sono state trasformate in elezioni di secondo grado così possono votare solo i consiglieri comunali. Poichè la legge citata ha anche abolito le Giunte provinciali restano solo il Consiglio provinciale e il Presidente della Provincia. Vi è inoltre l’Assemblea dei sindaci, composta dai primi cittadini di ogni comune e presieduta dal Presidente della Provincia, con poteri consultivi. 
  • Il Consiglio provinciale è un organo elettivo di secondo grado composto dal Presidente della Provincia e da un numero di consiglieri variabile in base alla popolazione della città metropolitana (16 consiglieri nelle province con popolazione residente superiore a 700000 abitanti, 12 in quelle con popolazione residente superiore a 300.000 e inferiore o pari a 700000 abitanti, 10 consiglieri nelle province fino a 300.000 abitanti). I consiglieri restano in carica 2 anni. L’elettorato attivo e passivo coincide, trattandosi anche in questo caso dei sindaci e dei consiglieri dei comuni della provincia. Limitatamente alle prime elezioni, però, la legge stabilisce che sono eleggibili anche i consiglieri provinciali uscenti. Le modalità di elezione del Consiglio provinciale sono identiche a quelle del consiglio metropolitano (proporzionale di lista con metodo D’Hondt e preferenza). 
  • Il Presidente della Provincia viene eletto dai consiglieri comunali e dai sindaci della provincia, tra quei sindaci che hanno un mandato che scade non prima di 18 mesi.  Il Presidente resta in carica 4 anni (salvo decadere automaticamente alla cessazione della carica di Sindaco) e per candidarsi necessita di un numero di sottoscrizioni a suo sostegno pari almeno al 15% degli aventi diritto al voto.

2 commenti:

  1. Le Provincie vanno chiuse subito! Tra i danni prodotti dalla vittoria del No al referendum abbiamo anche quello di aver tenuto in vita oltre al CNEL anche le Provincie....

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  2. Caro Riccardo, per "chiudere" le province serviva una modifica della Costituzione, poiché la maggioranza degli elettori ha votato no, fino a quando il Parlamento non voterà una nuova modifica devono funzionare e svolgere i compiti loro affidati dalla legge.

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