mercoledì 4 gennaio 2017

UNA ASSISTENZA TERRITORIALE INSUFFICIENTE CAUSA ANCORA PROBLEMI AL PRONTO SOCCORSO IN MOLTISSIMI OSPEDALI

Quasi tutte le sere il telegiornale trasmette immagini di questo o di quel pronto soccorso con persone in barella, persone che attendono da ore di essere visitate, anziani abbandonati.
I ripetuti tagli di posti letto degli ospedali voluti dal Governo senza che fosse adeguatamente potenziata l'assistenza sul territorio ha prodotto questo vero e proprio disastro.
Mancano le strutture intermedie, le Case della salute non basta annunciarle, bisogna farle.
In Toscana ed Emilia e Romagna, dove si è lavorato per estendere l'assistenza territoriale si sono fatti progressi importanti, le Case della salute sono quasi ovunque e garantiscono una assistenza di prossimità soprattutto ai malati cronici che hanno percorsi privilegiati di assistenza, si sentono più seguiti e on devono recarsi al pronto soccorso se non in casi eccezionali.
E' ora di invertire questo stato di cose basta solo mettere in pratica quello già è previsto nei documenti di programmazione sanitaria.
Su questo tema di grande attualità è intervenuta in questi giorni Barbara Mangiacavalli, Presidente della Federazione nazionale dei collegi IPASVI (la notizia è riportata da il "Quotidianosanità.it", la quale ha affermato tra l'altro  che è  fuori dell’ospedale vanno organizzate le strutture adatte per limitare ancora una volta accessi e ricoveri. Accanto all’ospedale di comunità (o alla casa della salute) che consente l'assistenza alla persona e l'esecuzione di procedure clinico-assistenziali a media/bassa intensità e breve durata e all’ambulatorio a gestione infermieristica che consente di accogliere pazienti affetti da patologie croniche in fase di stabilizzazione e favorisce le dimissioni protette, va definito il ruolo chiave degli infermieri nell’assistenza domiciliare integrata, in quella presso le strutture residenziali e i centri diurni dove sia i trattamenti intensivi, di cura e mantenimento funzionale, sia quelli estensivi di cura e recupero funzionale a persone non autosufficienti con patologie che richiedono elevata tutela sanitaria con continuità assistenziale, richiedono la presenza infermieristica sulle 24 ore. 
Nonostante tutti gli sforzi ancora oggi i bilanci delle ASL prevedono più soldi sui capitoli per l'assistenza ospedaliera.
E' ora che l'assistenza territoriale non sia più la Cenerentola e che assuma il suo ruolo di assistenza primaria.
Occorre almeno una Casa della salute per distretto.


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