sabato 7 gennaio 2017

SANITA' TRA PRECARIATO E SOVRAMANSIONAMENTO

In questi giorni in base al DPCM del 6 marzo 2015 molte regioni hanno avviato le procedure per la stabilizzazione dei precari, anche se questo, da qualche parte ha creato qualche problema, ma del tutto ignorata rimane la situazione di molte unità di personale di ruolo che da tanti anni svolgono mansioni molto superiori a quelle di inquadramento e per le quali sono pagate. Questo è stato dovuto al blocco delle assunzioni che ha impedito le progressioni di carriera, 
Secondo il report condotto dall’Osservatorio statistico dei Consulenti del lavoro «Le dinamiche del mercato del lavoro nelle province e nelle grandi città italiane» riportato da ItaliaOggi il livello del sovramansionamento sarebbe giunto a quota 52,8% in Italia.  
Non solo, nei 13 grandi comuni italiani nei quali è stata condotta l'indagine risulta che viene superata la media europea del 36,8%.
Penso che questo sia un problema da affrontare con urgenza anche in sanità andando però anche a verificare procedure e modalità seguite per l'affidamento di dette mansioni che in moltissimi casi, non sono superiori, ma diverse, con molto personale del ruolo sanitario adibito a mansioni amministrative e quindi con conseguenti responsabilità per la dirigenza.

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