Oggi la Camera dei deputati dedica la seduta all'esame di alcune interpellanze.
Molto interessante è quella presentata dagli onorevoli Labriola, Prataviera, Marguerettaz, Cristian Iannuzzi, Segoni, Prodani, Murgia, Marcolin, Bruno, Baldassarre, Matarrelli, Pastorino, Bechis, Mottola, Plangger, Formisano, Ottobre, Brignone, Andrea Maestri, Turco, Capelli, Zaccagnini, Vecchio, Rizzetto, Gigli, D'Agostino, Rabino, Chiarelli, Pili, Gebhard, i quali chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della salute, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere premesso che:
-da notizie di stampa si apprende come il recente studio pubblicato dal Ministero della salute e l'istituto superiore della sanità abbia dimostrato che i metalli pesanti, derivanti dall'inquinamento prodotto dall'ILVA, inducono un ritardo dello sviluppo mentale dei bambini di Taranto. Tale notizia è di una gravità senza precedenti;
-lo studio conferma la generale preoccupazione dei medici e cittadini tarantini e rende ancora più evidente la necessità che la sanità tarantina venga particolarmente sostenuta con un intervento speciale di natura economica e normativa, che consenta di fronteggiare con maggiori disponibilità di forze un'emergenza sanitaria di notevoli dimensioni derivante da una cattiva gestione dello stabilimento Ilva;
-inoltre, i dati epidemiologici relativi ad uno studio, condotto con la collaborazione del dipartimento di epidemiologia del servizio sanitario della regione Lazio, della Asl di Taranto, di Arpa Puglia e di AreS Puglia, per valutare l'effetto delle sostanze tossiche di origine industriale, emesse dall'Ilva sulla salute dei residenti di Taranto, Massafra e Statte;
-tale studio ha dimostrato chiaramente che esiste una relazione causa-effetto tra le emissioni industriali e il danno sanitario;
-in precedenza era stato pubblicato l'aggiornamento del registro tumori di Taranto riguardante il periodo 2006-2011;
-infatti, tale nuova pubblicazione seguiva il primo report di incidenza dei tumori maligni della provincia di Taranto presentato nel 2014, comprendente i casi incidenti nell'intero territorio provinciale per gli anni 2006-2008;
-la pubblicazione del primo report del registro dei tumori di Taranto, tramite la valutazione dell'incidenza degli anni 2006-2008, aveva già segnalato delle criticità dello stato di salute della provincia di Taranto rispetto al Pool Sud dei registri tumori, soprattutto per quanto riguarda l'eccesso di rischio per il carcinoma alla mammella, collo dell'utero e ovaio nelle donne; nei maschi il rischio di carcinoma del polmone e della vescica, oltre a essere in eccesso rispetto al Pool Sud, risultava in eccesso anche rispetto al Pool nazionale; inoltre, soprattutto nei comuni dell'area orientale nello stesso confronto con il Pool nazionale si riscontrava un eccesso di carcinoma della tiroide per le donne;
-nell'ultima pubblicazione è emerso che il quadro generale dei dati registrati negli anni 2006-2011, è notevolmente peggiorato. Si evidenziano, in particolare per il sesso maschile, tassi più elevati nella provincia di Taranto rispetto al Pool Sud e Pool nazionale, per mesotelioma, carcinoma epatico, vescicale e polmonare. Inoltre, dati provinciali presentano tassi più elevati rispetto al Pool Sud anche per il carcinoma al fegato, rene, linfoma non Hodgkin, prostata e stomaco nei maschi, mammella nelle donne e colon, melanoma, tiroide, encefalo in entrambi i sessi;
-inoltre è stato evidenziato il maggior interessamento del Sin (comuni di Taranto e Statte) rispetto all'intera provincia per quel che riguarda il carcinoma allo stomaco, colon, fegato, polmone, melanoma, mesotelioma, rene, vescica, tiroide nei maschi, linfoma non Hodgkin, mammella, cervice uterina nelle donne attestando la necessità di porre particolare attenzione in termini di assistenza e sorveglianza per i residenti nell'area a rischio ambientale;
-in particolare la pubblicazione evidenzia che, indipendentemente dall'eventuale riduzione dell'esposizione all'inquinamento ambientale, risulterà ancora per molti anni l'eccesso di patologie oncologiche nell'area a rischio, ciò richiedendo un miglioramento e potenziamento della rete di assistenza e prevenzione oncologica già in essere grazie ai fondi (progettuali e quindi temporanei) del Centro Salute e ambiente e della «Terra dei fuochi»;
-anche l'Istituto superiore di sanità ha condotto, con il progetto «Sentieri Kids» uno studio specifico centrato sui bambini e sui ragazzi e relativo alla mortalità e ad alcune malattie nella fascia d'età compresa tra 0-19 anni e per il periodo compreso tra il 1995 ed il 2009 nei 44 siti già analizzati da «Sentieri»;
-nei dintorni di tali siti abitano circa un milione di bambini e ragazzi ed i ricercatori hanno rilevato che la mortalità è superiore del 4 per cento alla media nazionale per i neonati fino ad un anno. Inoltre le situazioni cambiano da sito a sito ed in particolare è stato evidenziato che nei siti vicino agli ambiti industriali complessi la mortalità e l'ospedalizzazione per malattie respiratorie acute, oltre all'incidenza dei tumori, ha un picco. A Taranto la mortalità è più alta del 21 per cento nella fascia di età 0-1 e del 24 per cento nella fascia 0-14;
-di fatto, a fronte di un aumento così dimostrato dell'incidenza dei tumori nella popolazione della provincia di Taranto, il sistema di assistenza, cura e ospedalizzazione pubblica dei malati interessati non è sufficiente. Infatti la Asl di Taranto attualmente conta la presenza di maggiori posti letto nei presidi privati rispetto a quelli pubblici (948 contro 613);
-con l'ultima delibera n. 256/2016 la regione Puglia ha potenziato maggiormente il privato a scapito dei presidi pubblici ed in particolare si sottolinea che la nuova programmazione non ha previsto alcun posto letto di pneumologia e chirurgia toracica per l'ospedale SS. Annunziata e Moscati di Taranto ad esclusione di alcuni posti letto nelle strutture private accreditate prevedendo invece 15 posti letto della disciplina di pneumologia presso l'ospedale di Manduria;
-con l'approvazione del nuovo piano di riordino ospedaliero varato dalla regione Puglia il 30 novembre 2016 si è previsto un potenziamento dei posti letto presso l'ospedale SS. Annunziata e si è stabilita la destinazione dell'Ospedale Moscati a polo oncologico; tuttavia, gli aggiustamenti prodotti non risolvono la situazione di emergenza;
-durante l'esame della legge di bilancio 2017 si erano previsti, con un emendamento presentato alla Commissione Bilancio della Camera, 50 milioni di euro destinati al rafforzamento della sanità tarantina, ma, come la stampa ha ampiamente riportato, l'emendamento è stato dichiarato inammissibile. La somma prevista avrebbe potuto dare alla città e alla sanità tarantina una boccata d'ossigeno –:
-come intendano gestire l'emergenza sanitaria, che coinvolge maggiormente le fasce più deboli della popolazione tarantina, a fronte di un sistema di assistenza pubblica specifica non sufficiente;
-se ritengano improrogabile ed opportuno avviare, in accordo con la regione Puglia, iniziative per conferire un assetto speciale alla Asl di Taranto per consentire in loco cure ed assistenza adeguate;
-quali siano gli orientamenti del Governo, per quanto di competenza, in merito ad eventuali interventi per potenziare la sanità tarantina e come intenda attuarli.
(2-01508)
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