Strasburgo 19.01.2017 - il sito web del Gruppo di Stati contro la corruzione del Consiglio d’Europa (GRECO), ha pubblicato oggi il rapporto sull’Italia relativo al quarto ciclo di valutazione.
Il testo si concentra sulla prevenzione della corruzione tra parlamentari, giudici e pubblici ministeri.
Il GRECO elogia l’Italia per i provvedimenti adottati in questi ultimi anni per far fronte al fenomeno dilagante della corruzione nel paese. Valuta inoltre positivamente il ruolo guida e proattivo svolto con determinazione dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC).
Tuttavia, il GRECO esorta il paese a gestire meglio la spinosa questione dei conflitti d’interesse. Sollecita una profonda revisione del sistema attuale, compreso il consolidamento delle norme frammentarie che disciplinano la questione, e chiede meccanismi più efficaci di controllo e di responsabilità.
Il GRECO, pur apprezzando la recente adozione da parte della Camera dei Deputati di un Codice di condotta e della disciplina delle attività di lobbying, ritiene che dovrebbero essere compiuti ulteriori sforzi per garantire il rispetto di tali disposizioni. Ha inoltre osservato che il Senato non ha ancora intrapreso un percorso analogo.
È stato ugualmente riesaminato il sistema giudiziario e, visti i casi non infrequenti di prescrizione dei procedimenti contro i delitti di corruzione, il GRECO ribadisce la necessità di migliorarne l’efficacia, al fine di garantire che i responsabili di violazioni della legge siano portati dinanzi alla giustizia entro i tempi previsti. Ne va della credibilità dell’intero sistema. Il GRECO ha inoltre raccomandato di rafforzare gli strumenti di integrità nei ricorsi tributari, viste le recenti segnalazioni di presunti illeciti in questo settore. Infine, pur riconoscendo l’indiscussa reputazione, la professionalità e l’impegno dei singoli giudici e pubblici ministeri, il GRECO ha lanciato un monito sugli effetti dannosi che ogni presunta politicizzazione della professione potrebbe avere sull’indipendenza percepita del sistema giudiziario nel suo complesso. Ad esempio, si dovrebbe porre fine alla possibilità di assumere simultaneamente la carica di magistrato e di membro di un’amministrazione locale, e, più generalmente, la questione delle attività politiche dei magistrati dovrebbe essere affrontata in tutti i suoi aspetti a livello legislativo.
Il GRECO ha notato nel complesso che la lotta contro la corruzione è una questione di cultura e non soltanto di norme; il che comporta un approccio a lungo termine, un’educazione continua in tutti i settori della società e un continuo impegno politico, oltre che un approccio estremamente rigoroso, di tolleranza zero, nei confronti di comportamenti corruttivi.
Il Parlamento ha poco tempo per attivarsi dato che l’attuazione delle 12 raccomandazioni rivolte all’Italia sarà valutata dal GRECO nella seconda metà del 2018, nell’ambito della sua procedura di conformità.
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