venerdì 20 gennaio 2017

LA GESTIONE DEL FONDO PER LE NON AUTOSUFFICIENZE: LE OSSERVAZIONI DELLA CORTE DEI CONTI

La Corte dei conti, Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato, con deliberazione del 28 dicembre scorso, n. 18/2016/G, ha preso in esame la gestione del Fondo per le non autosufficienze.
Dalle conclusioni cui è pervenuta la Corte, si legge che le regioni, sulla base delle indicazioni contenute nella l. n. 162/1998, nel corso di questi ultimi anni hanno testato e messo alla prova una progettualità finalizzata all’assistenza indiretta, all’incentivazione della domiciliarità e, seppur in modo minimale, al supporto a percorsi di autonomia personale.
Come riconosciuto dal Ministero del lavoro, le esperienze di cui si è detto hanno avuto un indubbio valore di innovazione sociale e pur tuttavia sono emerse criticità relative alla programmazione degli interventi. 
Innanzitutto, si sono determinati sensibili disallineamenti tra le regioni, ma anche all’interno delle stesse tra comuni e comuni, talvolta enfatizzati dalla complicanza di mantenere le buone prassi, laddove esistente, attivate nel lustro passato, a causa forse anche delle riduzioni dei finanziamenti dei fondi sociali degli ultimi anni.
Più in particolare, per come è stato fatto rilevare anche nel Programma d’azione 2015 nell’individuazione della platea degli “aventi diritto”, si sono spesso adottati criteri sanitari più che elementi di valutazione del rischio di esclusione, mentre è tuttora rilevante il peso della mancata unificazione e concertazione degli interventi (sociali, educativi, sanitari e socio-sanitari).
Infine, va evidenziato che non hanno ancora assunto la necessaria centralità gli interventi che stimolino l’acquisizione della cosiddetta “disabilità adulta”, soprattutto in favore delle persone con disabilità intellettiva.
Sta di fatto che i centri o servizi per la vita indipendente, laddove attivati, hanno offerto alle persone e ai servizi pubblici un supporto alla progettazione individualizzata e, allo stesso tempo, un aiuto per gli aspetti più pratici ed operativi nella gestione dell’assistenza indiretta.
Da ciò deriva che, valorizzando tale esperienza ancora a livello “embrionale”, sarebbe auspicabile, per il futuro, l’implementazione di strutture operative in grado di offrire una nuova forma di assistenza modulata sulle esigenze del disabile (definibile assistenza personale autogestita), che dovrà essere intesa, ovviamente, diversa dall’assistenza domiciliare (quale servizio infermieristico che consegue lo scopo di evitare la congestione degli ospedali), ma anche dalle forme di assistenza dei servizi sociali, in quanto non è più l’ente a dare unilateralmente assistenza, ma questo dovrebbe divenire un servizio offerto su richiesta del disabile stesso e nei termini da lui definiti.
Questi, unitamente ad un’equipe multidisciplinare presente nell’ambito socioassistenziale, potrebbe elaborare un proprio progetto di vita, in base al quale si possano stabilire le modalità di assistenza, nonché il relativo costo.
Inoltre, quanto alla distribuzione delle risorse per i c.d. progetti di “vita indipendente”, oltre che alla rimanente parte del Fna, sarebbe auspicabile, per il futuro, che nell’ambito delle linee guida venga previsto anche il parametro della “redditività dell’area di intervento”, oltre ai requisiti di età e di numero di abitanti, affinché il criterio anagraficoresidenziale non debba rivelarsi elemento di maggior favore tra cittadini rispetto agli altri che risiedono in contesti territoriali economicamente più svantaggiati.
Infine, come evidenziato dalla relazione, solo il Piemonte ha dato inizio alle attività nel mese di gennaio 2015, in aderenza a quanto previsto al punto 4, lett. f), del d.d.g. n. 182/2014 che riporta, all’interno del cronoprogramma, l’auspicabile avvio delle attività progettuali.
In conclusione, è doveroso, per il futuro, che il ministero sia più vigile ed incisivo nel sensibilizzare i vari enti locali affinché, senza indugi, rispettino, anche cronologicamente, gli impegni assunti.
Chi volesse leggere tutta la relazione la trova qui:

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