domenica 15 luglio 2018

ANCI ED ANCE ALLEATI CONTRO IL CODICE DEI CONTRATTI. ELIMINARE I CONTROLLI PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE ? I CITTADINI VOGLIONO CAPIRE

Il 19 luglio l'Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) ha organizzato un incontro insieme all'ANCI  per presentare le proprie proposte per sbloccare i cantieri.
Il sistema delle opere pubbliche a detta dell'associaizone è bloccato. 
L'ANCE chiede di aiutare ad individuare sui territori le opere che non riescono a partire, che sono ferme, in ritardo o incompiute a causa delle procedure farraginose, della burocrazia asfissiante e delle disfunzioni legate al Codice degli appalti.
Strano perché solo un mese fa sempre l'ANCE era intervenuta in difesa delle procedure per gli affidamenti sottosoglia introdotto dalle Linee guida n. 4 dall'ANAC.
Ma il fermo dei cantieri è vero o no? Secondo alcuni, dopo il periodo di crisi nel 2018 c'è stata una ripresa dell'attività rispetto all'anno passato allora è colpa del Codice dei contratti o di qualche altra cosa? 
In particolare  l’importo dei bandi pubblicati nel 2018 è cresciuto del 55,9% rispetto al 2017 mentre i bandi aggiudicati sono cresciuti del 75,5%. 
Addirittura gli appalti su progetto già approvato e quindi di sola esecuzione sono aumentati del 252%.  
Quali sono gli interessi in campo per cancellare le norme sgradite del Codice dei contratti ? 
In sostanza si vorrebbero eliminare tutte le norme che hanno aumentato i controlli esterni ed in particolare quelli dell'ANAC? Così alcuni amministratori locali che hanno tenuto fermi gli appalti potrebbero scaricare la colpa su altri nascondendo la loro incapacità?
Forse sarebbe bene capire, come sembra suggerire l'ANCE, caso per caso i perché dei cantieri bloccati, in molti casi dipende da vertenze giudiziarie, civili o penali, in altri sono emersi problemi ambientali, in altri ci sono effettive incapacità progettuali da parte dell'ente locale, ecc.
Se ci sono responsabilità di qualcuno si prendano provvedimenti.

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