giovedì 19 luglio 2018

I PUNTI DI PRIMO INTERVENTO SONO INDISPENSABILI

Ciociaria Oggi ci racconta della morte della signora a causa della puntura di un calabrone avvenuta ieri ad Anagni, già sede di un ospedale storico e poi di un Punto di Primo Intervento chiuso proprio nei giorni scorsi, sottolinea l’importanza di questi presidi che sono indispensabili per completare la rete dell’emergenza/urgenza a livello territoriale. 
Nella regione Puglia, a causa della chiusura di ben 84 PPI c’è uno stato di agitazione diffuso in moltissimi Comuni.
Ora anche nel Lazio arrivano notizie secondo cui il personale addetto ai Punti di Primo Intervento avrebbe avuto comunicazione ufficiosa della prossima chiusura di queste strutture così importanti per creare la rete del sistema emergenza urgenza, un sistema destinato evidentemente ad essere cancellato dalla fregola del risparmio che anima qualcuno.
Forse i risparmi andrebbero fatti altrove.
Le Aziende sanitarie locali sono stati create per erogare servizi sanitari, è la loro finalità principale, non è necessario che la Direzione generale paghi una montagna di soldi nel centro direzionale di Latina Fiori.
L'ex Direttore generale Caporossi aveva individuato una lunga serie di azioni da mettere in atto per risparmiare e poter investire di più sull'assistenza sanitaria ma poi purtroppo se ne è andato nelle Marche.
Così il nuovo Direttore Generale Casati, invece di tagliare i PPI farebbe bene a tagliare altri centri di spesa come la macrostruttura organizzativa proprio della Direzione generale dove ci sono troppe  Unità Operative Complesse che sottraggono risorse all'assistenza.
I Sindaci della provincia so che stanno scrivendo una lettera ma purtroppo a suo tempo hanno approvato (quasi tutti con due soli voti contrari)  l'Atto Aziendale della ASL.
Le distanze nella nostra provincia sono spesso notevoli per arrivare ad un pronto soccorso per non parlare poi dei ritardi all'interno di queste strutture oramai inadeguate a causa delle politiche regionali da troppo tempo rivolte solo a tagliare servizi di assistenza sanitaria.

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