Il 4 luglio il Consorzio per la ricerca applicata in sanità (CREA) di Tor Vergata ha presentato il suo annuale rapporto sulla performance in Roma, presso la sala capitolare del senato della Repubblica.
Come si può vedere permangono le diseguaglianze della sanità che anzi si stabilizzano in maniera sempre più significativa.
Da quanto si legge nel rapporto i livelli maggiori di tutela della Salute si riscontrano nelle Regioni del Nord-Est del Paese: questo dato potrebbe essere interpretato (anche in coerenza con la crescente importanza della Dimensione Sociale nella Performance) come una indicazione a sviluppare politiche di integrazione fra Sanità e Sociale, quale misura necessaria per migliorare la Performance nell’ambito della tutela della Salute e dell’inclusione.
Incrociando il livello di Performance stimato, con i punteggi della Griglia LEA del Ministero della Salute, con la spesa sanitaria totale pro capite standardizzata, emerge come, in termini di ranking, la Performance sia sostanzialmente allineata a quella della Griglia LEA, ma che i risultati “qualitativi” siano altrettanto correlati ai livelli di spesa sanitaria totale (pubblica e privata). In generale, le realtà che raggiungono una maggiore soddisfazione per quanto concerne i livelli di tutela della Salute, in generale erogano LEA su livelli superiori ai valori normali di riferimento (quelli che potremmo definire dei “super-LEA”). Se ne potrebbe concludere che, per una tutela della Salute efficace, ma anche allineata alle aspettative della Società italiana, non è più sufficiente il raggiungimento del livello di adempimento previsto per i LEA, essendo necessario aumentare il livello di alcuni servizi. In conclusione, lo strumento di valutazione implementato fornisce una misura della capacità regionale di tutela della salute, fornendo ai policy maker numerose indicazioni sulla natura della Performance e anche dei processi evolutivi dei SSR: ricordiamo il tema della dinamicità della Performance; quello della correlazione con le prospettive professionali e istituzionali, l’osservazione del modesto grado di soddisfazione complessiva sul lato della domanda e l’indicazione a fornire maggiori livello di servizio, in particolare nell’area dell’integrazione socio-sanitaria.
Si confermano per il 2018 i ranking delle precedenti edizioni, con una più netta valutazione positiva per i livelli di tutela delle Regioni che offrono servizi di livello elevato, anche oltre le soglie LEA.
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