giovedì 12 luglio 2018

LA RELAZIONE ANNUALE DELL'AGCOM E IL SERVIZIO POSTALE

L'11 luglio scorso il presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AgCom) Angelo Marcello Cardani ha presentato al Parlamento la relazione sull'attività svolta nell'anno 2017.
Nella relazione si ricorda come la legge per la concorrenza ha disposto l’abrogazione, a decorrere dal 10 settembre 2017, del regime di esclusiva in favore di Poste Italiane dei servizi di notifica a mezzo del servizio postale degli atti giudiziari e delle violazioni del codice della strada. La legge ha anche attribuito all’Autorità il compito di regolamentare il regime degli specifici requisiti e obblighi per il conseguimento della nuova tipologia di licenza individuale per tali notificazioni.
Pertanto, nel secondo semestre del 2017, l’Autorità ha avviato un apposito procedimento e, alla luce degli esiti della consultazione pubblica e delle considerazioni formulate dall’AGCM, il 7 dicembre 2017 ha inviato al Ministero della giustizia la richiesta di parere sullo schema di regolamento.
Inoltre, nelle more della valutazione dello schema di regolamento da parte del Ministero della giustizia, la legge di bilancio ha introdotto alcune modifiche alla legge n. 890/82 in materia di notificazione degli atti giudiziari a mezzo posta, al fine di efficientarne e semplificarne il processo, tra le quali l’eliminazione della c.d. CAN (Comunicazione di Avvenuta Notifica) che l’operatore postale era tenuto a inviare al destinatario dell’atto qualora il piego, contenente un atto giudiziario o stragiudiziale, fosse consegnato a persona diversa dal destinatario.
Dopo aver acquisito il parere favorevole del Ministero della giustizia e pubblicato il Regolamento (delibera n. 77/18/CONS), l’Autorità ha anche pubblicato le specifiche tecniche per uniformare le caratteristiche delle buste e dei moduli da utilizzare per le notifiche da parte degli operatori postali, ai
sensi dell’articolo 2 della legge n. 890 del 1982.
Infine, coerentemente con quanto previsto dalla legge di bilancio 201862 e dalla Direttiva 97/67/CE,
l’Autorità definirà anche la misura dell’indennizzo da corrispondere agli utenti per l’eventuale smarrimento del piego oggetto di notifica.
Fino alla conclusione delle procedure amministrative di attuazione del nuovo Regolamento e al rilascio delle prime licenze speciali da parte del MISE, la fornitura del servizio di notifica degli atti giudiziari a mezzo posta e delle violazioni del codice della strada è ancora gestita dalla società incaricata di fornire il servizio universale postale.
Il monitoraggio della qualità e della continuità del servizio universale L’attività di monitoraggio del rispetto degli obiettivi di qualità prefissati per il servizio universale è rilevante al fine di assicurare il diritto degli utilizzatori a un servizio universale “corrispondente ad un’offerta di servizi postali di qualità determinata”
I risultati di tale attività sono pubblicati annualmente sul sito web dell’Autorità.
Mentre nel precedente contratto di programma eventuali scostamenti rispetto agli obiettivi di qualità davano luogo all’applicazione di clausole penali, con il nuovo contratto di programma, per il quinquennio 2015-201964, le verifiche sulla realizzazione degli obiettivi di qualità, nonché sul rispetto degli obblighi in materia di chiusure estive, hanno rilievo esclusivamente sotto il profilo sanzionatorio.
La legge n. 190 del 23 dicembre 2014 (legge di stabilità 2015) ha introdotto nuove regole per l’espletamento del servizio universale, prevedendo misure di razionalizzazione e di rimodulazione della frequenza settimanale di raccolta e recapito che possono interessare fino a un quarto della popolazione nazionale. L’Autorità, con delibera n. 395/15/CONS, ha dato attuazione alla legge di stabilità 2015, avviando l’implementazione del modello di recapito a giorni alterni in tre fasi distinte. A fine 2016, si è conclusa l’attuazione della seconda fase, che, unita alla prima, ha coinvolto in totale il 12% della popolazione nazionale; nel corso del secondo semestre 2017, è stata avviata la terza e ultima fase, che coinvolgerà in totale circa il 23% della popolazione e 5.000 Comuni.
Complessivamente, il risparmio registrato a consuntivo (aggiornato al 31 dicembre 2017) per entrambe le prime due fasi è stato pari al 31% dei costi che sarebbero stati sostenuti senza l’implementazione del nuovo modello; al netto dei costi del servizio di recapito dei prodotti editoriali, che è stato comunque assicurato nel medesimo periodo, il risparmio sarebbe stato maggiore (36%).
Riguardo l’attività di vigilanza condotta (periodo agosto 2017-febbraio 2018), sulla base dei dati di monitoraggio della qualità del servizio nelle zone interessate dall’attuazione del modello di recapito a giorni alterni, si è ritenuto necessario chiedere alla società di intervenire adottando opportune iniziative per allineare i livelli di qualità ai valori obiettivo, in particolare nelle 41 province nelle quali sono stati registrati scostamenti significativi.
Fin dall’inizio dell’attuazione del nuovo modello, anche tramite le associazioni rappresentative (ANCI e UNCEM), sono stati coinvolti direttamente i Sindaci dei Comuni interessati, invitandoli a segnalare immediatamente qualsiasi disservizio e disagio all’utenza si fosse presentato (a tale scopo è stato attivato uno specifico indirizzo di posta elettronica certificata per rendere più diretta e immediata la comunicazione). 
Finora, tuttavia, su un totale di 3.212 Comuni coinvolti, di cui 2.629 tra la prima e la seconda seconda
fase e 583 nell’avvio della terza, è pervenuto un numero assai limitato di segnalazioni qualificate e documentate dai Sindaci interessati (circa 50) che, comunque, sono state oggetto di ulteriori verifiche
e interlocuzioni con il fornitore del servizio universale anche nei casi in cui non erano strettamente
correlate a disservizi nel recapito derivanti dall’attuazione del modello a giorni alterni.

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