sabato 21 luglio 2018

LA ROTAZIONE DEL PERSONALE DEVE ESSERE FATTA ANCHE NEGLI ENTI SOTTO I 15.000 ABITANTI

Sulla questione della rotazione del personale allo scopo di prevenire la corruzione il Consiglio dell'ANAC non molla.
Con deliberazione n. 555 del 13 giugno scorso ha sollecitato un Comune sotto i 15.000 abitanti ad 
adottare misure di prevenzione della corruzione finalizzate ad evitare il consolidarsi di posizione di privilegi nell’ambito degli uffici.
L’Amministrazione, pertanto, secondo l'ANAC, deve adottare misure alternative, come di seguito indicate a titolo esemplificativo:
- per le istruttorie più delicate nelle aree a rischio, promuovere meccanismi di condivisione delle fasi procedimentali prevedendo di affiancare al funzionario istruttore un altro funzionario, in modo che, ferma restando l’unitarietà della responsabilità del procedimento, più soggetti condividano le valutazioni degli elementi rilevanti per la decisione finale dell’istruttoria;
- utilizzare il criterio della c.d. “segregazione delle funzioni”, che consiste nell’affidamento delle varie fasi di procedimento appartenente a un’area a rischio a più persone, avendo cura di assegnare la responsabilità del procedimento ad un soggetto diverso dal Dirigente cui compete l’adozione del provvedimento finale. A tal fine, dovrebbero attribuirsi a soggetti diversi compiti relativi a:a) svolgimento d’istruttorie e accertamenti; b) adozione di decisioni; c) attuazione delle decisioni prese; d) effettuazione delle verifiche. 
L’Amministrazione deve, inoltre, dare luogo alla fondamentale misura della formazione dei dipendenti per garantire che sia acquisita da parte degli stessi la qualità delle competenze professionali e trasversali necessarie per dare alla rotazione in senso stretto.
Le integrazioni richieste dovranno essere inserite nel PTPC 2018-2020 nel termine di 60 giorni. L’Autorità procederà ad eseguire le opportune verifiche alla scadenza dei termini."

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