domenica 22 luglio 2018

LA CONFERENZA DELLE REGIONI PONE L'ESIGENZA DI ALCUNI PUNTI PER MIGLIORARE IL SSN ...MA CE NE SONO ANCHE ALTRI....

Il coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Antonio Saitta ha illustrato, nel corso di un’audizione tenutasi il 18 luglio, alla Commissione Igiene e sanità del Senato un documento su sette punti da affrontare in tema di sanità.
Il primo tema è quello delle risorse umane e professionali del servizio sanitario nazionale, soprattutto se consideriamo il mutato contesto epidemiologico e il ricambio generazionale con il prossimo pensionamento di quote rilevanti dei medici specialisti e della medicina generale. Bisogna rivedere le modalità attuali di formazione specialistica dei medici. 
Il secondo punto è quello delle risorse finanziarie perché gli indirizzi fissati nell’ultimo “Patto per la Salute” sono stati nel corso degli ultimi anni decisamente ridimensionati. C’è stato un ridotto incremento delle risorse indistinte rispetto a quanto previsto da quel Patto in ragione dal fatto che le Regioni hanno responsabilmente dato un contributo importante per affrontare la lunga crisi economica del Paese. Ma c’è stato anche un aumento delle risorse vincolate, in particolare nell’area della farmaceutica, con una serie di conseguenze negative. 
Terzo tema: gli investimenti necessari rispetto ad un patrimonio del Ssn sempre più obsoleto, insicuro e inadatto alle sfide attuali. Occorrono un “programma nazionale di medio periodo per la riqualificazione del patrimonio edilizio” e un “programma di valorizzazione e dismissione del patrimonio edilizio obsoleto e non più utilizzabile”.
Quarta priorità: la governance delle politiche e della spesa per il farmaco ancorata a previsioni normative obsolete ed inefficaci. 
Il quinto tema è quello del rilancio della medicina generale e delle cure primari attraverso una riorganizzazione dell’assistenza territoriale che promuova, con nuovi modelli organizzativi integrati, attività di prevenzione e promozione della salute, percorsi di presa in carico della cronicità basati sulla medicina di iniziativa, un forte impulso dell'assistenza domiciliare.
La sesta priorità è una richiesta formulata più volte dalla Conferenza delle Regioni, ovvero la necessità di una riforma delle Agenzie Nazionali (Aifa e Agenas) e dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) per definire in modo chiaro e puntuale la missione, le competenze ed il ruolo di ognuno dei tre enti, evitando sovrapposizioni e ridondanze.
Il settimo ed ultimo tema riguarda la richiesta di autonomie differenziate in materia di tutela della salute avanzata da alcune regioni.
Pur condividendo alcune urgenze, non c'è dubbio che le questioni poste vadano affrontate nel contesto di modifiche che di fatto sono state apportate negli anni al SSN erodendolo sia in maniera diretta che indiretta (assicurazioni private, welfare aziendale, ecc.), per cui sarebbe ora, in occasione dei quaranta anni che cadono quest'anno, programmare degli interventi per  ripristinarne l'efficienza e la qualità anche migliorando la formazione continua del personale e garantendo la partecipazione obbligatoria dei cittadini.

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