Il problema dell'inquinamento acustico nel centro urbano è particolarmente sentito durante la stagione estiva ed è causato prevalentemente dagli spettacoli musicali.
Ora il Governo ha emanato due nuovi decreti per adeguare la normativa nazionale alle nuove disposizioni della U.E.:
- D.lgs 41/2017 Disposizioni per l’armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico con la direttiva 2000/14/CE e con il regolamento (CE) n. 765/2008, a norma dell’articolo 19, comma 2, lettere i), l) e m) della legge 30 ottobre 2014, n. 161.
- D.lgs 42/2017 Disposizioni in materia di armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico, a norma dell’articolo 19, comma 2, lettere a), b), c), d), e), f) e h) della legge 30 ottobre 2014, n. 161.
E' auspicabile che il Consiglio comunale in ogni ente prenda in esame la cosa al fine di adeguare il regolamento alle nuove norme.
Peraltro, come molti atti di natura regolamentare, gli uffici del Comune non sempre provvedono a garantire ai cittadini il rispetto delle norme, anzi, in qualche caso a superare i limiti dei decibel previsti è lo stesso ente locale con spettacoli organizzati o autorizzati proprio dai vari settori del Comune.
Inoltre molti spettacoli si protraggono fini alle ore piccole.
L'unica cosa da fare in questi casi è chiedere l'intervento dell'ARPA e poi, sulla base delle rilevazioni fatte dal personale dell'Agenzia con strumenti idonei e dei relativi verbali, chiedere la cessazione del disturbo della quiete pubblica che in alcuni casi può concretizzarsi anche mediante sanzioni come la sospensione delle emissioni acustiche da parte di qualche attività commerciale.
La competenza dal punto di vista amministrativo è del responsabile del Settore ambiente e del titolare del Settore che ha autorizzato l'evento o che è preposto al controllo della attività che produce l'inquinamento acustico (ad esempio il Settore cultura o il Settore attività produttive).
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