lunedì 17 luglio 2017

UN MODO DI AIUTARE IL PROPRIO COMUNE NON ADEGUATAMENTE PUBBLICIZZATO

Purtroppo le entrate dei Comuni non bastano mai.
Però molti potrebbero fare qualcosa di più per fare entrare più soldi nelle casse comunali, oltre che spendere di meno.
Con la legge n. 266/2006 è stata prevista la possibilità per i contribuenti di destinare il 5 per mille delle trattenute IRPEF alle attività sociali svolte dal Comune di residenza stabilendo generalmente che le somme raccolte con il 5 per mille saranno destinate per finanziare e possibilmente ampliare le attività svolte nel campo sociale, in particolare per il sostegno alle famiglie con minori a carico, in condizioni di gravi difficoltà socio-economiche. 
Molti Comuni grazie a queste risorse potrebbero fare cose utili per la collettività ma non si danno da fare per informare i cittadini di questa possibilità, mentre molte associazioni si danno da fare e incassano molti soldi.
Gli importi accreditati a titolo di 5 per mille dell’IRPEF sono pubblicati sul sito dell’Agenzia delle Entrate. 
I comuni destinatari delle quote del 5 per mille sono tenuti all'obbligo di rendicontazione utilizzando apposito modello reso disponibile dalle Amministrazioni competenti all'erogazione delle somme,
Il rendiconto delle quote del 5 per mille deve essere firmato dal Responsabile dei Servizi Sociali, dal Responsabile del Servizio Finanziario e dall'Organo di revisione economico – finanziaria e corredato da una relazione, sottoscritta dal predetto Responsabile dei servizi sociali che illustri, nel dettaglio, quanto riportato nel modello di rendiconto. 
Alcuni Comuni incassano somme rilevanti grazie ai cittadini che destinano il 5 per mille alle attività sociali ma si dimenticano di rendicontare come sono stati spesi i soldi dei contribuenti.






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