martedì 4 settembre 2018

DISUGUAGLIANZE NELL'ASSISTENZA OSPEDALIERA NEL 1966 E NEL 2018



Il disegno di legge n. 3251: “Enti ospedalieri e assistenza ospedaliera”, presentato dal Ministro della sanità Luigi Mariotti di concerto con i ministri dell’interno, del bilancio, della pubblica istruzione, dei lavori pubblici e del lavoro e della previdenza sociale, iniziò il suo percorso parlamentare alla Camera dei deputati nella seduta del 22 giugno 1966.
Fino ad allora l’assistenza pubblica ospedaliera veniva per la massima parte erogata dagli ospedali dipendenti dalle istituzioni di pubblica assistenza e beneficenza ai quali si aggiungevano quelli dipendenti da vari enti pubblici come la Croce Rossa Italiana, l’I.N.A.M., l’I.N.P.S., l’I.N.A.I.L., i comuni, le province, i consorzi provinciali antitubercolari, ecc.
Fortissime erano le disuguaglianze tra nord e sud: per i malati acuti nell' Italia settentrionale c'era il  5,46% posti letto per gli acuti mentre nell'Italia meridionale era solo il 2,50%.
Ora, grazie alla riduzione dei posti letto prevista a danno delle regioni che hanno una forte mobilità passiva come quelle del sud la situazione rischia di tornare ai livelli del 1966.



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