giovedì 27 settembre 2018

COSA DICE IL DEF SULLA SANITA'


Ieri il Consiglio dei ministri, tra mille polemiche ha approvato il DEF per il prossimo triennio.
Grazie a QUOTIDIANO SANITA'  leggiamo cosa è previsto per la salute:
Sul settore sanitario gravano sfide molto rilevanti, quali la necessità di garantire adeguati livelli di assistenza a tutte le fasce della popolazione, le disparità regionali e l’alto livello di povertà che si riscontra in alcune parti del territorio. 
A fronte di ciò vi sono diverse carenze normative e strutturali: è necessario aggiornare il Patto per la Salute 2014-2016 e il Piano nazionale per le liste di attesa, mentre va attuata l’Anagrafe Nazionale dei Vaccini. 
In questo contesto, le necessarie azioni da intraprendere in tema sanitario sono: 
i) l’informatizzazione; 
ii) il miglioramento della governance della spesa sanitaria; 
iii) la revisione della normativa in materia di vaccini; 
iv) il monitoraggio e l’attuazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA); 
v) il reperimento delle risorse finanziarie; 
vi) la promozione dell’innovazione. 
Il Governo intende innanzitutto investire per l’informatizzazione del settore, onde consentire una più snella e veloce gestione delle liste di attesa. 
Si punterà, inoltre, sull’innovazione, sulla scia di quanto previsto dal Patto per la Salute 2014- 2016, in materia di Patto per la Sanità Digitale e dell’implementazione del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS). 
Oltre al decreto sull’Anagrafe Nazionale dei Vaccini, in corso di emanazione, saranno anche varati i decreti per il Fascicolo Sanitario Elettronico e saranno promosse le attività finalizzate alla realizzazione del sistema di interconnessione dei sistemi informativi del SSN. 
Quest’ultimo passaggio consentirà di tracciare il percorso seguito dal paziente attraverso le strutture sanitarie e i diversi livelli assistenziali del territorio nazionale. Si estenderà anche al settore veterinario il sistema informativo per la tracciabilità dei medicinali ad uso umano. 
Altro obiettivo cruciale in questo comparto è il controllo della spesa sanitaria, sulla quale sono in corso colloqui con le Regioni per individuare una soluzione per il pay-back della spesa farmaceutica per il triennio 2013/2015 e per il 2016. 
Contemporaneamente, è stato predisposto un tavolo per il governo della spesa farmaceutica e dei dispositivi medici con le Regioni e le Province autonome insieme ai Ministeri interessati. 
Inoltre, il Governo interverrà a modificare la normativa in materia di dirigenza sanitaria, al fine di rendere effettivi e più vincolanti i requisiti professionali dei dirigenti del SSN. 
Con riferimento ai vaccini, deve essere raggiunto l’obiettivo di tutelare la salute individuale e collettiva, garantendo le necessarie coperture vaccinali. 
A questo riguardo verrà realizzata l’Anagrafe Nazionale dei Vaccini, mentre è stato insediato un tavolo di esperti indipendenti per affrontare la diffidenza e il dissenso vaccinale secondo le indicazioni internazionali dell’OMS e per aggiornare il Piano nazionale di prevenzione vaccinale. 
Il monitoraggio e l’attuazione dei LEA verrà portato avanti sia attraverso il nuovo documento che sostituirà il Patto della Salute16, sia dando attuazione al decreto del 2015 che definisce gli standard qualitativi, strutturali, quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera. 
In questo contesto, deve essere elaborato il Programma Nazionale Esiti (PNE), che mira a rendere omogenei su tutto il territorio nazionale la qualità, i volumi e gli esiti delle cure, coniugando l’efficienza economica con l’accessibilità dei servizi. 
Nella gestione dei LEA rientra anche il Piano Nazionale delle Cronicità, destinato ad assicurare ai quasi 24 milioni di persone che hanno una o più malattie croniche servizi adeguati ed omogenei in tutto il territorio nazionale. 
Il Governo varerà un regolamento per individuare gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza territoriale. 
La forte eterogeneità tra le regioni in materia sanitaria impone una revisione dei criteri di riparto del fabbisogno sanitario nazionale. Nel futuro maggiori risorse dovranno essere destinate a garantire la sostenibilità economica dei LEA attraverso il rifinanziamento del SSN. 
Le risorse verranno anche reperite con risparmi di costi, da conseguire, in primo luogo, attraverso la centralizzazione degli acquisti e l’allargamento della collaborazione tra i soggetti aggregatori (centrali di acquisto regionali) e CONSIP.

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