Da Facebook alla stampa, oramai è un rincorrersi di notizie e spesso non è facile distinguere tra quelle vere e quelle false, tanto che talora abboccano anche testate di livelli nazionale.
Il problema evidentemente non è nuovo anche se grazie ai moderni sistemi di comunicazioni ha raggiunto una velocità mai conosciuta prima d'ora.
Certamente sarebbe il caso di trovare una soluzione, ma la più elementare è quella di tornare ad utilizzare un linguaggio corretto, a non offendere e, naturalmente a non pubblicare notizie false di qualunque genere.
Un editto in proposito da parte dei governanti incaricati di queste cose potrebbe aiutare anche prevedendo sanzioni adeguate nei confronti di coloro che fossero sorpresi a diffondere voci di prossime cadute del Governo, d'invasioni da parte di altri stati, di nuove imposte, di innalzamento delle aliquote, ecc.
L'esempio ci viene dall'Amministrazione Dipartimentale del Trasimeno dipendente dal primo Impero Francese che aveva come capoluogo Spoleto 1798....
La pena per i trasgressori poteva arrivare a quattro mesi di pubblici lavori.
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