Arriva da Bruxelles una spinta per rafforzare la risposta dei diversi Paesi alla sfiducia nei vaccini e promuovere un'azione comune europea contro le malattie che si possono così prevenire. Sono gli obiettivi della European Joint Action on Vaccination (EU-JAV), lanciata oggi a Parigi.
Alla conferenza coordinata dall'Istituto nazionale francese per la salute e la ricerca medica (Inserm) hanno partecipato 17 Paesi Ue tra cui l'Italia, più Norvegia, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Moldavia, 20 università, organismi internazionali come Oms e Ocse, associazioni di cittadini e imprese.
Il programma è triennale, vi aderiscono 21 stati membri e conta su 5,8 milioni di euro di fondi, 3,5 dei quali dal bilancio dell'Unione. Questo nasce per affrontare la crisi di fiducia nelle vaccinazioni, migliorare la sorveglianza della copertura vaccinale grazie alla condivisione dei dati, ma anche per adottare metodologie comuni di valutazione su efficacia e sicurezza dei vaccini prima della registrazione nonché per creare un database aggiornato delle scorte vaccinali ed esigenze nazionali per evitare carenze.
un segnale forte anche per il nostro Paese.
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