Il quotidiano "Il Messaggero di Latina" questa mattina ha dato ampio spazio alla notizia dei Comuni della provincia di Latina che si sono accreditati e che hanno presentato dei progetti per attivare il servizio civile.
Di questo tema, come di molti altri parlo diffusamente nel mio libro "Utopia di un Comune e come realizzarla" che molti amministratori locali hanno acquisto, ma che non tutti evidentemente hanno letto.
Si tratta di una opportunità non utilizzata da molti Comuni prevista sin dalla legge 64/2001, n. 64,
modificata dalla legge 43/ 2001, di conversione del D.L. 7/2005.
La disciplina
organizzativa è stata stabilita con il D.lgs. 77/2002 e s.m.i.) e riservato ai
giovani dai 18 ai 28 anni i quali possono dedicare un anno della propria vita a
favore di un impegno per il bene della collettività e quindi di coesione
sociale.
I vantaggi per l’amministrazione comunale sono di due tipi:
quello di avvalersi di giovani che possono dare un contributo ad alcuni settori
importanti e di offrire loro la possibilità di farlo nella loro città.
Le aree di intervento nelle quali è possibile prestare il
servizio civile sono quelle dell’assistenza, della protezione civile,
dell’ambiente, del patrimonio artistico e culturale, dell’educazione e
promozione culturale.
Ora l’art. 11 comma 1 del D.lgs 40/2017, adottato in
esecuzione della legge 106/2016 ha istituito l’Albo degli enti del servizio
civile universale finalizzato, ai sensi
degli articoli 52, primo comma, e 11 della Costituzione, alla difesa non armata
della Patria e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica, anche con
riferimento agli articoli 2 e 4, secondo comma, della Costituzione.
L’iscrizione all’Albo presuppone il possesso di requisiti
strutturali e organizzativi adeguati e di competenze e risorse specificamente
destinate al servizio civile universale, nonché il mantenimento nel tempo dei
predetti requisiti (Circolare n. 3/2017 de Dipartimento della gioventù e del
Servizio civile nazionale
I Comuni dopo essersi
iscritti all’Albo potranno rispondere agli appositi bandi presentando progetti
basati sui seguenti princìpi:
Flessibilità della
durata del servizio dagli 8 ai 12 mesi;
Svolgimento del
servizio per un periodo di tre mesi in un Paese UE o, in alternativa,
possibilità di usufruire di tutoraggio per facilitare l’accesso al mondo del
lavoro;
Priorità per l’impiego
dei giovani con minori opportunità.
Si tratta di una
grande occasione che ogni Comune può offrire ai propri giovani.
In effetti sin dal 2011 firmai una interrogazione al Sindaco di Sabaudia per conoscere i motivi per cui il nostro Comune non ha ancora provveduto ad accreditarsi presso la Regione Lazio utilizzando i modelli e le procedure indicate nella Circolare 02 febbraio 2006 ( e successive modificazioni ed integrazioni ) dell'Ufficio per il Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed a presentare progetti nei seguenti settori :
Assistenza;
Ambiente;
Educazione e promozione culturale;
Patrimonio artistico e culturale;
Protezione civile;
Purtroppo anche quest'anno non nell'articolo non trovo il nome del mio Comune tra quelli accreditati.
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