LATINA EDITORIALE OGGI 16 SETTEMBRE 2018 |
Un significativo passo avanti per lo sviluppo degli spazi verdi urbani è stato fornito dalla legge 10/2013 che, oltre a migliorare le norme sull’obbligo di piantare un nuovo albero per ogni nuovo nato ha, tra l’altro, disposto la costituzione presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico.
Sin dall'entrata in vigore della legge ho cominciato a sollecitare l'amministrazione del Comune di Sabaudia affinché fossero adottati provvedimenti per tutelare e migliorare lo sviluppo del verde urbano:
- Il Piano comunale del verde;
- Il censimento del verde;
- Il sistema informativo del verde;
- Il regolamento del verde pubblico e privato;
- Il Bilancio arboreo (art. 3-bis della legge 113/92).
Molto
importante è anche l’aspetto della manutenzione in quanto per l’affidamento del
servizio devono essere previsti nel capitolato dei criteri ambientali minimi
indicati nel DM 13 dicembre 2013 del Ministero dell’ambiente e della tutela del
territorio e del mare.
Per
quanto riguarda i requisiti che devono possedere le aziende che svolgono
attività di realizzazione, sistemazione e manutenzione del verde pubblico in
base all’art. 12 della legge 154/2016 sono i seguenti:
a) iscrizione al Registro
ufficiale dei produttori, di cui all’articolo 20, comma 1, lettere a) e c), del
decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214;
b) imprese agricole,
artigiane, industriali o in forma cooperativa, iscritte al registro delle
imprese, che abbiano conseguito un attestato di idoneità che accerti
il possesso di adeguate competenze.
Sul tema
della manutenzione del verde pubblico è intervenuta di recente la Magistratura
individuando alcuni profili:
- Responsabilità civile nel caso in cui ad esempio un ramo o un albero cadano procurando danni a persone o a cose (art. 2051 c.c.), in questo caso esiste una giurisprudenza costante che individua la responsabilità civile dell’ente;
- Responsabilità contabile facente capo sia al dirigente che al Sindaco per aver omesso la necessaria manutenzione. La Corte ha ritenuto di estendere la responsabilità anche nel caso di interventi manutentivi sbagliati che abbiano comportato l’instabilità delle piante e nel caso di mancata chiamata in garanzia dell’assicurazione al fine di manlevare il Comune dal danno derivante dal sinistro.
nel frattempo è scomparsa metà dell'alberata che conduce al ponte Giovanni XXIII e molti alberi di pregio sono scomparsi.
Alla tutela del verde pubblico è dedicata una parte del mio ultimo volume "Cittadini protagonisti in Comune per attuare la Costituzione".
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