giovedì 30 giugno 2016

AUDIZIONE DEL PRESIDENTE DELLA CORTE DEI CONTI DA PARTE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONMI REGIONALI SULLE FORME DI RACCORDO TRA LO STATO E LE AUTONOMIE TERRITORIALI

Il 28 giugno la Commissione Parlamentare per le questioni regionali ha proceduto all'Audizione del Presidente della Corte dei Conti Squitieri sulle forme di raccordo tra lo Stato e le autonomie territoriali, con particolare riguardo al sistema delle Conferenze.
In dottrina infatti ci sono stati molti interventi sul futuro della Conferenza Stato regioni e delle altre in relazione alle modifiche apportate al testo della Costituzione.
Secondo il Presidente Squitieri la nuova configurazione del Senato, che emerge dal testo della legge di riforma costituzionale, consolida la connotazione di un ordinamento della Repubblica basato sul riconoscimento delle autonomie, attraverso la funzione, ad esso assegnata, di rappresentatività degli enti territoriali e con l’esercizio organico di un potere di valutazione ed indirizzo nelle politiche pubbliche riguardanti i diversi livelli di governo locale. Le evidenze del nuovo assetto istituzionale sono declinate nelle funzioni assegnate al Senato che definiscono, tra l’altro, anche un ruolo di indirizzo, attraverso i compiti di raccordo individuati dalla norma ed un ruolo di valutazione generale delle politiche pubbliche. Si tratta di funzioni utili per indirizzare le nuove scelte o per la correzione delle scelte già attuate. Il testo di legge di riforma costituzionale innova anche aspetti dell’architettura ordinamentale e funzionale degli enti territoriali, con impatto sulle funzioni del nuovo Senato nella formulazione delle norme che dovranno regolamentare la materia1 . La Corte, sulla base delle esperienze acquisite nell'esercizio delle funzioni di controllo e di referto al Parlamento, può esprimersi sulle opportunità che tale assetto può generare nei rapporti istituzionali tra l’organo di controllo e il Senato, mentre non ritiene di manifestare giudizi sulla portata complessiva della riforma e sull'efficacia del modello parlamentare che si intende introdurre. Analogamente non ritiene di prendere posizione in ordine all'opportunità di mantenere in vita o meno un duplice canale di raccordo con le istituzioni territoriali. Alcune notazioni, a carattere oggettivo, vengono offerte, comunque, con riguardo alla tematica del rapporto tra Senato e Conferenze, e potranno integrare il quadro di informazioni utili ai decisori politici.
Il testo completo del documento lo trovate qui:

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