domenica 26 giugno 2016

L' ABITARE SOCIALE CONIUGATO NELLA REALTA' ITALIANA

Il Condominio Solidale è un’evoluzione in chiave fortemente sociale elaborata sulla base delle originarie iniziative di cohousing sorte in Nord Europa.
I destinatari sono single e famiglie in temporaneo disagio economico: una fascia sociale “a povertà relativa”, che non ha i requisiti per la presa in carico da parte dei servizi sociali ma neanche risorse sufficienti per cercare un appartamento sul libero mercato. Nei condomini spazi in comune per socializzare, laboratori e in alcuni casi progetti di accoglienza dei migranti
Il condominio solidale, come molte delle forme di social housing che stanno nascendo spontaneamente, rappresenta un positivo esempio di progettazione, perché capace di rispondere alle nuove esigenze dell’abitare relazionandosi con un contesto di risorse scarse. 
Il modello di co-residenza è infatti ricco di soluzioni per ottimizzare spazi, tempo di vita, denaro pubblico, e per potenziare relazioni sociali positive capaci di tradursi in principi di condivisione delle moderne community e in opportunità di welfare generativo basato sul coinvolgimento diretto delle persone. 
Importante è la progettazione dei servizi comuni.
Mentre nelle forme tradizionali la composizione del nucleo di coabitanti avviene attraverso un processo spontaneo di aggregazione tra privati, il Condominio Solidale prevede una selezione preventiva effettuata dalle istituzioni pubbliche e dal volontariato. 
In questo modo si riesce a dare una risposta al disagio abitativo e all'insorgere di nuove povertà e marginalità sociali, prevedendo percorsi articolati e strutturati per l’individuazione di soggetti idonei, ma anche il ricorso a strategie, procedure, organizzazione e figure professionali che facilitino la positività della vita e delle relazioni nel condominio. 
Molte associazioni si stanno proponendo su questo tema e in tutta Italia ci sono già esempi positivi, da Roma a Firenze, da Milano a Cagliari, ecc. 
Una opportunità potrebbe essere offerta in molti comuni dagli immobili confiscati alla malavita organizzata.
Molto interessanti le soluzioni offerta dall'associazione AUSER con "Abitare solidale"

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