mercoledì 15 giugno 2016

UN LUNGO CAHIER DE DOLEANCE DELL' ANCI AL GOVERNO

Con un lungo comunicato l'ANCI lamenta i problemi ancora irrisolti da parte del Governo nei confronti degli enti locali.
In primo luogo la gestione finanziaria, segnala l'ANCI con una sua nota,  continua a richiedere interventi dettati da cause diverse e che presentano i caratteri dell’urgenza e della rilevanza.
L'Anci ha da tempo trasmesso al Governo un complesso di richieste e rimane in attesa a tutt'oggi di una verifica in ordine al recepimento nell'emanando decreto legge. 
L'ANCI auspica che nelle prossime ore il Governo esamini le proposte anche attraverso un apposito confronto. 
Le questioni più rilevanti che attendono soluzione sono:
  • Chiusura della partita sulla gestione e ristoro delle spese di giustizia. Mancano nelle casse comunali circa 600 ml, una parte di questi è in corso di erogazione e proponiamo una norma che consenta un ristoro ragionevole e che dia certezza contabile ai Comuni.Si tratta di un punto sul quale l'ANCi insiste da tempo, senza ricevere ascolto;
  • La gestione degli obiettivi di Patto per il 2015. Nell'anno passato sono stati  imposti obiettivi positivi agli enti e non il pareggio e molti comuni, circa 150, non hanno rispettato l’obiettivo per far fronte a tipologie di spese che l' Anci chiede di escludere, quali interventi cofinanziati da fondi comunitari o da mutui BEI, pagamenti per edilizia scolastica, dismissioni societarie, ricalcoli o trattenute. L'ANCI chiede  la riduzione o l’eliminazione della sanzione, sia per i Comuni che per le Città metropolitane, che va accompagnata con una riforma della materia, perché d’ora in poi bisogna incentivare gli investimenti e non ostacolarli, attraverso regole chiare e stabili nel tempo. 
  • Città metropolitane l'ANCI chiede di riprendere il tema della valorizzazione del patrimonio immobiliare, favorendo la dismissione degli immobili valorizzabili, dopo l’insuccesso dell’operazione Invimit, così come chiediamo la possibilità di utilizzare gli avanzi per assicurare effettivamente gli equilibri e il pareggio di bilancio.
  • Gestione del saldo 2016, anche a livello regionale attraverso il cd patto verticale, sempre puntando al sostegno degli investimenti locali e promuovendo una gestione più oculata e mirata in corso d’anno. 
  • Correzioni  in materia di nuova contabilità e di semplificazione per i piccoli comuni. Va affrontato il tema rimasto inevaso nel 2016 della ristrutturazione del debito, come è stato in parte fatto per le Regioni, con l’obiettivo di diminuire la rigidità complessiva e il peso delle penali richieste per l’estinzione di mutui.
  • Altre previsioni sul versante delle entrate sono particolarmente urgenti e danno attuazione a precisi impegni assunti dal Governo sulla correzione degli effetti perequativi e di riparto di risorse residue. Occorre rivisitare il regime in materia di dissesto e predissesto 
  • L'ANCI infine chiede  alcune norme essenziali in materia di personale, i cui vincoli anacronistici e contraddittori rischiano di azzerare servizi essenziali

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