venerdì 24 giugno 2016

IL RAPPORTO DELLA SVIMEZ SULLO SVILUPPO DELLE IMPRESE NEL MERIDIONE

L'Associazione per lo sviluppo dell'industria nel mezzogiorno (SVIMEZ) ha presentato un suo nuovo rapporto.
Con un punteggio superiore a 4 su 5 è la Lombardia la regione preferita dagli imprenditori italiani per insediare nuove imprese, seguita da Emilia Romagna (3,92), Veneto (3,86), Piemonte (3,58). Abruzzo (2,59) e Puglia (2,47) in testa alle regioni del Sud, Calabria in coda (1,73). Tra le province, Milano in testa, e Pescara più attrattiva di Aosta. Anche se, rispetto ai colleghi olandesi e tedeschi, gli industriali italiani continuano a percepire il Mezzogiorno come area più arretrata di quanto non sia in realtà e lamentano soprattutto la carenza di servizi di trasporto e la presenza della criminalità quali fattori che inibiscono dall’insediare imprese. Sono solo alcuni dei dati emersi dallo studio “L’attrattività percepita di regioni e province del Mezzogiorno per gli investimenti produttivi” di Dario Musolino, pubblicato sull’ultimo numero della Rivista Economica del Mezzogiorno, trimestrale della SVIMEZ diretto da Riccardo Padovani ed edito da Il Mulino. 
A livello di percezione, Sud più arretrato di quanto non sia in realtà - Interessante inoltre l’analisi che mette a confronto il divario percepito dagli imprenditori a livello soggettivo con quello reale certificato ad esempio dal livello del Pil procapite nelle varie regioni. Lo studio mette infatti a confronto le regioni più sviluppate e quelle meno sviluppate dell’Italia (Lombardia e Calabria) con quelle dell’Olanda (Utrecht e Winschoten) e della Germania (Frankfurt e Flensburg). Dal paragone emerge che in Germania e Olanda il gap di attrattività tra le regioni è percepito in modo inferiore rispetto alla realtà (in Germania il divario di percezione è 1,71 contro il 2,1 del divario reale; in Olanda è rispettivamente 1,44 contro 1,8). Situazione capovolta in Italia, dove se il divario reale è pari a 2, quello di percezione sale a 2,34. I motivi? Sotto accusa servizi di trasporto carenti e criminalità - Ma quali sono i fattori che inibiscono l’attrattività delle regioni meridionali? Che cosa allontana gli imprenditori dall’insediare imprese nel Sud? Secondo 1 su 4 degli imprenditori intervistati il problema maggiore viene dalla carenza di infrastrutture di trasporto e logistica, quindi dalla scarsa accessibilità del territorio meridionale (26,4%), seguito dalla povertà del tessuto produttivo (presenza di clienti, fornitori, altre imprese: 21,3%). Pesa fortemente anche la presenza della criminalità organizzata (13%). Da rilevare che l’inefficienza della PA, un problema notevole, viene segnalato come tale al Sud soltanto dal 3,5% degli imprenditori. 
Il rapporto lo trovate qui:

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