mercoledì 15 giugno 2016

LA COMMISSIONE POLITICHE SOCIALI DELLA REGIONE LAZIO HA APPROVATO IL TESTO DELLE PROPOSTA DI LEGGE 88 SUL WELFARE

C'è voluto un poco più di tempo rispetto alle previsioni, ma finalmente anche la regione Lazio ha una nuova legge per il welfare. 
Ieri 14 giugno si è concluso oggi, presso la commissione politiche sociali dell Consiglio regionale  del Lazio l'esame della proposta di legge n. 88 concernente il  "Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione Lazio", di iniziativa della giunta. Dal comunicato stampa leggo che dei 71 articoli complessivi del testo ne restano da approvare tre (62, 63 e 64) che  saranno esaminati dalla commissione Bilancio, a cui sono stati inviati per competenza, perché riguardano i dettagli finanziari della normativa. Al termine di questo ulteriore passaggio, la proposta tornerà in settima commissione per il voto finale e l'invio all'Aula. L'esame del testo da parte della commissione politiche sociali è ripreso ieri dall'articolo 57, che riguarda la vigilanza sulle strutture e sui servizi del sistema integrato, ed è proseguito via via con tutti gli altri fino all'articolo 71, ultimo della normativa, contenente la norma finale e il criterio attuativo e di interpretazione. Sono stati quindi ripresi in esame dalla commissione i tre articoli accantonati nel corso delle sedute precedenti: in tutti e tre i casi, è intervenuto un emendamento di giunta che ha di fatto riformulato il testo prima del parere positivo della commissione.
In particolare, nel caso dell'articolo 13, primo di quelli accantonati, riguardante le politiche in favore delle persone vittime di violenza e maltrattamenti e delle donne gestanti o madri in situazione di disagio sociale, l'emendamento, concordato con le opposizioni, ha inserito tra queste politiche anche "le misure per sensibilizzare sul fenomeno della surrogazione di maternità anche al fine di prevenirla nei casi di sfruttamento". Gli articoli 32 e 54 hanno invece subito una completa riformulazione: nel primo caso, l'emendamento lo ha adeguato all'evoluzione legislativa intervenuta dalla data di presentazione della proposta 88, sostituendo, in attuazione della legge 56 del 2014 e nelle more della riforma del titolo quinto della Costituzione, la città metropolitana di Roma Capitale e le province nel ruolo originariamente attribuito alla sola provincia e specificando alcune priorità: l'assistenza ai disabili sensoriali, la promozione di iniziative contro la violenza di genere e per l'accoglienza di immigrati, richiedenti asilo e rifugiati e il concorso alla realizzazione del sistema informativo dei servizi sociali.
Sostituito infine dall'emendamento dell'assessorato alle politiche sociali anche l'articolo 54, che disciplina ora la Carta sociale del cittadino, che sarà adottata da Roma Capitale e dagli organismi di cui all'articolo 42 della legge al fine di favorire l'incontro tra diritti e doveri sociali e rendere effettivo l'accesso alle prestazioni del sistema integrato. Coinvolti nella sua adozione il terzo settore, i sindacati, le parti sociali, le associazioni di utenti e consumatori e i soggetti pubblici e privati gestori dei servizi.

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