sabato 18 giugno 2016

L'ORTOTERAPIA URBANA

A seguito di una mia mozione da tempo il Consiglio comunale di Sabaudia ha approvato il progetto degli orti urbani (17 settembre 2012 con deliberazione n. 30). Purtroppo benché sia tutto pronto la questione è stata poi bloccata. 
Nel progetto della Casa della salute ho previsto la possibilità di realizzare (ove lo spazio lo consenta) un'orto per fini socio-terapeutici).
Naturalmente si tratta di soluzioni studiate da tempo a livello scientifico e già messe in pratica. 
Ora su "Affari Italiani" leggo di un nuovo progetto pilota di “Hortocultural therapy”  lanciato a Ceglie Messapica (provincia di Brindisi) chiamato La Casa degli Orti e che nasce in un bene sequestrato alla mafia, recuperato e reso idoneo alle attività sociali predisposte grazie all’intervento del Comune di Ceglie Messapica, del G.A.L. Alto Salento e del Fondo Europeo per lo Sviluppo Rurale.
Secondo quanto si legge sull'articolo di Aggari Italiani il progetto consiste nella creazione di un orto sociale ad opera di 13 ragazzi del C.S.M. di Ceglie Messapica, supportati e seguiti da un agronomo, uno psicoterapeuta e da assistenti sociali ed educatori professionali specializzati nel settore agricolo e in orti sociali, nonché da tutti i volontari di una cooperativa sociale.
Le attività di orticultura e floricultura hanno lo scopo di migliorare le condizioni psicofisiche e sociali di pazienti affetti da disabilità, malattie e traumi. Il raccolto verrà venduto a chilometro zero dagli stessi ragazzi e il ricavato resterà' a loro per finanziare le loro attività.

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