E' scaduto il 23 dicembre il termine entro il quale tutte le pubbliche amministrazioni avrebbero dovuto adottare i provvedimenti per dare attuazione al D.lgs 97/2016 con il quale anche in Italia sono stati introdotti i principi del famoso Freedom of information act (FOIA).
Finisce l'epoca in cui venivano ignorate le richieste o negato l'accesso agli atti ai cittadini.
La dirigenza pubblica deve essere informata, non è possibile sentirsi rispondere che non è possibile, che non c'è, che non si può, ecc.
Entriamo in una nuova era, ma la percezione è che gli uffici non siano informati.
L'ANCI ha realizzato una guida per agevolare l'applicazione di queste nuove norme.
Ma cosa hanno fatto Direttori generali, Sindaci ecc. per dare concreta attuazione a questo provvedimento?
La strada per i cittadini è ancora in salita.
Nel frattempo il Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione ha approvato in via preliminare, il giorno 14 dicembre, lo schema delle Linee Guida in materia di esclusione e limiti all'esercizio dell’accesso generalizzato (cd.FOIA).
Sullo schema ha espresso, il giorno 15 dicembre, la propria intesa il Garante per la protezione dei dati personali, come previsto dal comma 6 dell’art. 5 bis del decreto legislativo n. 33 del 2013, così come integrato dal d.lgs. n. 97 del 2016.
Il 22 dicembre, il testo ha ottenuto il parere della Conferenza unificata di cui all’art. 8, co. 1, del d.lgs. 28 agosto 1997, n. 281 sempre ai sensi dell’art. 5 bis co. 6 citato.
Il Consiglio dell’ANAC, convocato in via straordinaria il 28 dicembre, esaminerà il testo definitivo per l’approvazione. Immediatamente dopo le Linee Guida verranno pubblicate sul sito dell’Autorità.
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