Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«La Giornata Mondiale dei Diritti Umani che cade nell'anniversario dell'adozione della Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite - il 10 dicembre del 1948 - fornisce un'occasione preziosa per tracciare un bilancio dei progressi compiuti nella difesa dei diritti inalienabili di ogni persona.
Nel corso di quasi settant'anni la Comunità Internazionale ha raggiunto risultati encomiabili, ma è purtroppo ragione di costernazione - e le catastrofi umanitarie cui giornalmente assistiamo ce lo ricordano amaramente - che il cammino da percorrere per assicurare una completa ed efficace applicazione delle numerose Convenzioni Internazionali in materia di diritti umani sia ancora lungi dall'essere pienamente soddisfacente.
L'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite rappresenta un forte richiamo ad agire per costruire società più libere, giuste ed inclusive dove tutti i diritti afferenti ai singoli trovino riscontro in quelli propri alle collettività, meritevoli di uguale protezione e rispetto. Il diritto alla vita e all'alimentazione, alla salute e all'istruzione, alla libertà di espressione e di stampa, ad un giusto processo e a professare la propria fede, sono solo alcune delle molteplici tessere di un mosaico, quello dei diritti umani, ancora incompiuto.
Discriminare, chiudere gli occhi di fronte alle sofferenze e ai torti subiti dagli altri significa comprimere le potenzialità di crescita di ogni società, incrinare il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni; vuol dire gettare i semi di quel diffuso disagio sociale che troppo spesso sfocia in drammi e tragedie inaccettabili per il livello di sviluppo che abbiamo raggiunto.
L'odierna Giornata Mondiale ci ricorda, quindi, che la tutela dei diritti umani non è un mero esercizio teorico, non riguarda solo gli altri o le sole Istituzioni. È un impegno che tocca tutta la comunità, ogni giorno, in ogni situazione e circostanza».
Nessun commento:
Posta un commento