L'ISPRA ha presentato in questi giorni il Rapporto “Qualità dell’ambiente urbano”, realizzato dal Sistema
Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) - costituito da ISPRA e dalle ARPA/APPA, e
istituito con la Legge 28 giugno 2016, n. 132, che entrerà in vigore il 14 gennaio 2017 -,
Come si legge nella presentazione quest’anno, con l’analisi estesa ai 116 capoluoghi di provincia, si
raggiunge l’obiettivo previsto nel 2009 nell’ambito del protocollo d’intesa tra ISPRA e le
ARPA/APPA sulle aree urbane, per un insieme di città rappresentativo di oltre 18 milioni di persone,
pari al 30% della popolazione italiana, consapevoli che il contesto ambientale presentato è un
importante riferimento per tutto il territorio nazionale e per tutte le persone per le quali ogni giorno è
un diritto essere esposte a una buona qualità dell’aria, fruire di aree verdi pubbliche accessibili e
sicure, vivere in una realtà dove la mobilità attiva non è un rischio ed è per tutti, potersi bagnare nelle
acque interne e costiere del proprio territorio, sapere garantito lo svolgimento dei servizi eco-sistemici
del suolo e della natura. Persone per le quali è un diritto avere accesso a una corretta informazione
ambientale, grazie alla quale possono apprezzare il livello di qualità ambientale della realtà nella quale
vivono e lavorano, valutare le differenze nella qualità ambientale fra una città e un’altra e spiegare il
perché delle differenze.
Il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente è costituito da 21 Agenzie regionali e delle
Province autonome di Trento e di Bolzano e dall’ISPRA e, in materia ambientale, ha il dovere di
rispondere alle esigenze conoscitive dei cittadini e degli amministratori locali producendo
un’informazione ambientale consolidata, condivisa e accessibile. Il Sistema vuole diventare
sempre di più per cittadini, decisori e per gli altri stakeholders un soggetto autorevole le cui analisi e
valutazioni vengono considerate un riferimento certo.
L’obiettivo che il Sistema si pone è particolarmente ambizioso e, soprattutto ora che esso è stato
formalmente costituito, la dimostrazione delle sue capacità di produrre e “leggere” in maniera
integrata e armonizzata i dati che derivano dalle attività di monitoraggio e controllo dei territori è
quanto mai urgente. C’è infatti una crescente domanda, dai decisori locali, dai tecnici e dai cittadini, di
un’informazione sempre più efficace e tempestiva.
Per l’edizione 2016 del Rapporto è stata con forte
determinazione perseguita l’elaborazione e l’analisi delle informazioni derivanti dai monitoraggi e dai
controlli svolti dalle Agenzie regionali e delle Province autonome soprattutto nei capoluoghi di
Regione per poter valutare la qualità delle più importanti matrici ambientali. In modo particolare sono
stati messi a punto alcuni indicatori significativi relativi al tema Acque, che nelle precedenti edizioni
del Rapporto non erano stati adeguatamente rappresentati. La qualità delle acque superficiali in termini
di stato chimico e stato ecologico anticipa i contenuti del Rapporto di Sistema sulla qualità delle acque
per tutto il territorio nazionale di prossima pubblicazione. Sempre in tema di qualità delle acque
vengono presentati i risultati dei monitoraggi sulle acque di balneazione relativi alla stagione balneare
appena conclusa per le città costiere capoluogo di Regione e, per quanto riguarda la presenza di
pesticidi nelle acque superficiali e sotterranee, vengono qui rappresentati per la prima volta i dati per
le città capoluogo di Provincia.
I risultati dei monitoraggi della qualità dell’aria riferiti all’anno 2015 e, per il PM10 e per l’O3,
rispettivamente, ai primi sei mesi del 2016 e alla stagione estiva 2016, rappresentano il più rilevante
risultato intermedio nel percorso che il Sistema sta compiendo per realizzare l’obiettivo di fornire le
informazioni sull’inquinamento dell’aria, in maniera armonizzata, con la tempestività dovuta.
Nel complesso un rapporto che conferma una situazione fortemente disomogenea tra nord, centro e sud.
Nel complesso un rapporto che conferma una situazione fortemente disomogenea tra nord, centro e sud.
Il rapporto intero lo trovate qui:
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