domenica 18 dicembre 2016

LE NUOVE DISPOSIZIONI PER LA TUTELA DEI SIC MARINI DELLA REGIONE LAZIO

La Giunta regionale del Lazio, su proposta dell'Assessore Bruschini ha approvato nella seduta del 15 novembre scorso la deliberazione n. 679 con cui sono state adottate le misure di conservazione di ben nove Siti di interesse comunitario marini, finalizzate alla designazione delle zone speciali di conservazione (ZSC) ai sensi della Direttiva 92/43/CEE (Habitat) e del DPR 357/97.
Con lì'atto citato si stabilisce di procedere alla adozione delle misure di conservazione Sito specifiche per i 9 Siti di Importanza Comunitaria (SIC) marini di seguito indicati, 
 IT6000003 “Fondali tra le foci del Torrente Arrone e del Fiume Marta”;
 IT6000004 “Fondali tra Marina di Tarquinia e Punta delle Quaglie”;
 IT6000007 “Fondali antistanti Santa Marinella”;
 IT6000008 “Secche di Macchiatonda”;
 IT6000009 “Secche di Torre Flavia”;
 IT6000011 “Fondali tra Torre Astura e Capo Portiere”;
 IT6000012 “Fondali tra Capo Portiere e Lago di Caprolace”;
 IT6000013 “Fondali tra Capo Circeo e Terracina”;
 IT6000014 “Fondali tra Terracina e Lago Lungo”;
In particolare, la regione ha preso atto delle osservazioni pervenute da alcuni Comuni e associazioni.
Non risultano presentate osservazioni da parte del Comune di Sabaudia, né da alcuna associazione o Partito  presenti in questa città, nonostante le pressioni e le minacce rilevate dalla regione (pesca professionale passiva, pesca professionale attiva, pesca a strascico, disturbo delle praterie di posidonia, inquinamento delle acque marine e salmastre; specie esotiche invasive animali e vegetali; produzione di riduzione o perdita di specifiche caratteristiche di abitat).
La Giunta regionale ha ritenuto di applicare le misure regolamentari, così come riportato nel “Manuale delle linee guida per la redazione dei piani di gestione dei siti Natura 2000” (disponibile sul sito del MATTM), sono degli interventi di tipo normativo o regolativo riguardanti lo stato di conservazione degli habitat e delle specie. Consistono di disposizioni generali o specifiche riferite alle attività ammesse o vietate all'interno del sito.
Anche il Comune che è attualmente impegnato nella predisposizione del nuovo Piano Utilizzo Arenili, dovrà uniformarsi alle nuove disposizioni e comunque mettere in atto ogni ritenuto intervento per proteggere il delicato habitat marino cui sono anche legati gli afflussi turistici. 

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