lunedì 7 agosto 2017

ENTRO IL 30 SETTEMBRE OGNI CONSIGLIO COMUNALE DEVE PROVVEDERE ALLA RICOGNIZIONE DELLE PARTECIPAZIONI POSSEDUTE: UNA CIRCOLARE DELL'ANCI

Com'è noto entro il 30 settembre prossimo i Comuni devono provvedere in base a quanto stabilito dal d.lgs. n. 175 2016, recante il Testo unico sulle società partecipate, alla “ricognizione di tutte le partecipazioni possedute alla data di entrata in vigore” del decreto, ossia al 23.9.2016.
L'ANCi  con una nota ha riassunto i principali aspetti del procedimento. 
Innanzi tutto, va segnalato che la mancata adozione della delibera di approvazione del piano straordinario di revisione de quo, la cui competenza si ritiene essere del Consiglio comunale, è sanzionata dall’art. 24, comma 5, T.U.S.P., alla stregua del quale “in caso di mancata adozione dell'atto ricognitivo ovvero in caso di mancata alienazione entro i termini di cui al comma 4, il socio pubblico non può esercitare i diritti sociali nei confronti della società e, salvo in ogni caso il potere di alienare la partecipazione, la medesima è liquidata in denaro in base ai criteri stabiliti all'articolo 2437-ter, secondo comma, e seguendo il procedimento di cui all'articolo 2437-quater del codice civile”
Inoltre, secondo l'ANCI in merito all’ambito oggettivo della predetta ricognizione e conseguente revisione il dato testuale della norma non lascia dubbi interpretativi in merito al fatto che gli adempimenti siano estesi a “tutte le partecipazioni possedute alla data di entrata in vigore del decreto - 23 settembre 2016 - individuando quelle che devono essere alienate”; dunque, il decreto fa riferimento alle partecipazioni societarie dirette e indirette. 


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