domenica 20 agosto 2017

LE LINEE GUIDA SULLA PARTECIPAZIONE PUBBLICA

Molte amministrazioni pensano di coinvolgere i cittadini facendo pubbliche assemblee per discutere questo o quell'argomento.
E'importante che vengano fissate regole chiare prima degli incontri e che i cittadini abbiano delle garanzie sull'esito delle osservazioni che presenteranno in merito ai vari progetti.
Devono essere fissate delle regole, altrimenti i cittadini rischiano di sentirsi traditi.
La materia è molto delicata e se ne è accorta anche la Ministra Madia che con la circolare n. 3/2017 ha emanato delle vere e proprie Linee Guida sulla consultazione pubblica in Italia.
Il documento fornisce i principi generali affinché i processi di consultazione pubblica siano in grado di condurre a decisioni informate e di qualità e siano il più possibile inclusivi, trasparenti ed efficaci.
Le indicazioni sono ispirate alle raccomandazioni e alle migliori pratiche internazionali.
I principi generali a cui si deve ispirare la consultazione pubblica secondo la circolare sono :

  • Impegno: L’apertura di un processo decisionale deve essere uno dei valori che ispira l’attività dall’amministrazione pubblica e il risultato di una decisione condivisa dai vertici politici,dai dirigenti e dai funzionari che si impegnano a garantire il rispetto dei principi generali per le consultazioni pubbliche e l’inclusione dei risultati della consultazione nel processo decisionale.
  • Chiarezza: Gli obiettivi della consultazione, così come l’oggetto, i destinatari, i ruoli e i metodi devono essere definiti chiaramente prima dell’avvio della consultazione; al fine di favorire una partecipazione la più informata possibile, il processo di consultazione, deve essere corredato da informazioni pertinenti, complete e facili da comprendere anche per chi non possiede le competenze tecniche. 
  • Trasparenza : Tutte le fasi, gli aspetti e i costi del processo di consultazione sono resi pubblici, non solo per la platea dei diretti interessati alla materia oggetto di consultazione, ma per tutti i cittadini.
  • Sostegno alla partecipazione:  La consapevolezza dell’importanza dei processi di consultazione deve essere sostenuta anche mediante attività di informazione, comunicazione ed educazione volte ad accrescere la partecipazione e la collaborazione di cittadini, imprese e loro associazioni.
  • Privacy: La consultazione pubblica deve garantire il rispetto della privacy dei partecipanti.
  • Imparzialità: La consultazione pubblica deve essere progettata e realizzata garantendo l’imparzialità del processo in modo tale da perseguire l’interesse generale.
  • Inclusione:  L’amministrazione pubblica deve garantire che la partecipazione al processo di consultazione sia il più possibile accessibile, inclusiva e aperta, assicurando uguale possibilità di partecipare a tutte le persone interessate.
  • Tempestività:  La consultazione, in quanto parte di un processo decisionale più ampio, deve dare ai partecipanti la possibilità effettiva di concorrere a determinare la decisione finale; pertanto deve essere condotta nelle fasi in cui i differenti punti di vista siano ancora in discussione e sussistano le condizioni per cui diversi approcci alla materia in oggetto possano essere presi in considerazione.
  • Orientamento al cittadino: l’amministrazione prevede, in funzione dell’impegno temporale richiesto per partecipare, forme di facilitazione (salvataggi intermedi, stampe, ...) orari e sedi che permettano all’utente di conciliare la partecipazione con le proprie esigenze di vita e lavoro

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