mercoledì 9 agosto 2017

IL COMUNE DI SABAUDIA E IL PIANO DEL PARCO

La proposta di programma elettorale della coalizione "Cittadini per Sabaudia" grazie alla quale è stato eletto il nuovo Sindaco dedicava molto spazio all'obiettivo ambiente.
Nel programma di mandato della nuova Giunta comunale di Sabaudia approvato con deliberazione de Consiglio comunale n.24 del 13 luglio scorso a proposito del Parco Nazionale del Circeo si legge:

SABAUDIA, CITTA’ DEL PARCO. Riteniamo indispensabile una sincronizzazione tra l’Amministrazione Comunale, l’Ente Parco e gli altri Enti, così da stabilire obiettivi comuni da perseguire nel pieno rispetto dell’ambiente, facendo sì che il Parco del Circeo non sia percepito come un limite ma diventi una risorsa ed un’opportunità sia per i sabaudiani che per i turisti italiani e stranieri. 
SABAUDIA, CITTA’ SOSTENIBILE. E’ necessario individuare le eventuali fonti di inquinamento per una successiva regolamentazione, trasformazione ed eliminazione. Intendiamo incentivare l’uso di fonti energetiche rinnovabili e programmare Campagne di Formazione Ambientale
Ogni cittadino deve pertanto ritenere che l'approccio della nuova Giunta nei confronti del Piano del Parco adottato dalla Giunta regionale con DGR 427/2017 sarà improntato ad un atteggiamento costruttivo al fine anche di poter accelerare l'adozione del nuovo Piano economico sociale in sintonia con i progetti che scaturiscono direttamente dal Piano onde poter presentare progetti rispondendo ai bandi europei ancora aperti anche in linea con il famoso Horizon 2020.
Nello stesso tempo è corretto che la Giunta si orienti a collaborare con l'Ente Parco per adottare entro sei mesi un nuovo regolamento che possa legittimamente introdurre alcune deroghe rese necessarie in taluni casi dalla specificità di alcune situazioni  presenti nel nostro territorio e che questo possa essere approvato in tempi brevi dal Ministero competente.
Si tratta di due opportunità importanti che scaturiscono dall'approvazione del Piano del Parco al quale è corretto presentare osservazioni ben argomentate e basate nel pubblico interesse. 

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