Una iniziativa poco nota varata di recente dal governo è rappresentata dal Programma Nazionale Servizi di cura alla prima infanzia e agli anziani non autosufficienti, nella logica dell’intervento per la coesione, è un intervento aggiuntivo in termini di rafforzamento di metodo e di merito; non intende modificare l’articolazione istituzionale delle competenze sostanziali e la filiera ordinaria delle responsabilità (decentrate e prossime all'utenza) ma intende svolgere una funzione di promozione di un modello di programmazione e intervento che progressivamente garantisca agli utenti condizioni paritarie e al contempo sia di sostegno all’incremento dell'estensione, copertura, qualità nell'erogazione di servizi di cura.
Il Programma, pur agendo con modalità tipiche dell’intervento aggiuntivo nell’ambito della politica di coesione che consentono di intervenire direttamente al fine di tutelare particolari situazioni, nel coinvolgere nell’interlocuzione di merito le Regioni e rivolgendosi per l’attuazione all’organizzazione istituzionale dei servizi sul territorio sub regionale (Ambiti – Distretti per i servizi sociali e socioassistenziali) e promuovendo questa forma per l’attuazione dell’intervento, intende contribuire al rafforzamento di capacità della filiera ordinaria, spingendo anche le Regioni e i Comuni dove la programmazione territoriale e la gestione unitaria delle risorse per i servizi di cura per ambito non sono ancora consolidate ad accelerarne il processo.
La dotazione finanziaria del Programma (730 meuro) trae origine dalla riallocazione di fondi provenienti da diversi Programmi Operativi dei fondi strutturali 2007-2013 - a responsabilità nazionale e interregionale - destinati all’area della Convergenza. Per motivi in parte di ordine strategico, relativi all’unitarietà dell’impianto considerato per questo intervento dal PAC, e in parte connesse alla gestione finanziaria, la titolarità delle risorse finanziarie rimane appostata a livello nazionale e le stesse saranno poi trasferite gradualmente per la copertura delle spese ai beneficiari a livello territoriale, senza di norma transitare per i bilanci regionali.
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