Con due deliberazioni nn. 57 e 58 entrambe in data 1° agosto ma pubblicate solo il 10 dello stesso mese (ma le delibere non dovrebbero arrivare già scritte in Giunta?) il Comune di Sabaudia ha finalmente affrontato il problema di dare, sia pur a livello sperimentale, una spiaggia ai disabili.
Si tratta di una risposta, sia pur tardiva che arriva grazie alla nuova giunta a coronamento di anni di lotte da parte delle molte persone diversamente abili che per troppo tempo sono state ignorate.
Si tratta di una risposta, sia pur tardiva che arriva grazie alla nuova giunta a coronamento di anni di lotte da parte delle molte persone diversamente abili che per troppo tempo sono state ignorate.
Purtroppo la precedente gestione ha anche omesso di approvare il nuovo Piano Utilizzazione Arenili, che sarebbe stato necessario per adempiere agli obblighi previsti dalle nuove norme regionali e quindi, in attesa di poter approvare il nuovo PUA per il prossimo anno con la previsione di una scelta ampia per i soggetti diversamente abili, è stato deciso di provvedere comunque, utilizzando un progetto da tempo pronto ma finito in un cassetto
Ora vedremo come funzionerà, per il momento sappiamo solo che si è scelto di utilizzare l'arenile in prossimità del canale della lavorazione dove il dislivello tra la strada e la spiaggia è molto contenuto.
Ma vediamo quali, secondo le associazioni dei diversamente abili, dovrebbero essere i requisiti per offrire un servizio adeguato:
1) presenza di un parcheggio adiacente allo stabilimento balneare;
2) percorso pedonale adeguato e riconoscibile, che conduce allo stabilimento;
3) accesso alla reception e al bar di spiaggia;
4) servizio igienico adeguato;
5) doccia adeguata;
6) accesso all’area attrezzata della spiaggia (ombrelloni, lettini, ecc) mediante adeguata passerella;
7) spogliatoio adeguato;
8 ) sistema di guida e orientamenti specifici per persone specifiche e ipovedenti;
Per “adeguato” si intende che rispetti la legge 9 gennaio 1989, n.13 “Disposizione per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati” e la relativa Circolare n.259 del 23 gennaio 1990 del Ministero della Marina Mercantile che ne estende l’applicazione agli stabilimenti balneari. Per l’accessibilità a bar e ristoranti si rimanda la DM 236/89.
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