mercoledì 2 marzo 2016

LA REGIONE LAZIO HA APPROVATO LA LEGGE PER PREVENIRE IL BULLISMO, MA NON SOLO

Il Consiglio regionale del Lazio in un suo comunicato informa di aver approvato con 24 voti a favore la proposta di legge che disciplina gli interventi regionali in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo. 
Il testo prevede l'istituzione di un fondo con uno stanziamento di 750 mila euro per il triennio 2016/2018, di cui 150 mila euro per quest'anno. 
Grazie alla legge sul bullismo prosegue il comunicato,  saranno sostenuti programmi e progetti che puntino al rispetto della dignità della persona, alla valorizzazione delle diversità e al contrasto di tutte le discriminazioni "come richiamate dall'articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea". Punto, quest'ultimo, sul quale si è concentrato in particolare il dibattito in aula. 
Sostegno, inoltre, sarà dato alla tutela dell'integrità psico-fisica di bambini e adolescenti, alla diffusione della legalità e all'utilizzo consapevole degli strumenti informatici e della rete, specie a scuola.
Potrà trattarsi, ad esempio, di interventi per iniziative culturali, sociali e sportive sui temi del rispetto della diversità in conformità del principio costituzionale di uguaglianza tra gli individui, dell'educazione ai sentimenti e all'affettività e alla gestione dei conflitti. 
Saranno prevista anche iniziative di promozione di uno stile di vita familiare che sostenga lo sviluppo di un senso critico nel minore/adolescente, di gruppi di supporto per i genitori, corsi di formazione per personale scolastico, operatori sportivi e educatori, campagne di sensibilizzazione e informazione per studenti, insegnanti e famiglie. Contributi sono previsti anche per programmi di sostegno in favore di vittime, autori e spettatori di atti di bullismo.
A beneficiare dei finanziamenti saranno i comuni (anche associati), i municipi e gli altri enti locali, le istituzioni scolastiche, le aziende sanitarie locali e le associazioni o organizzazioni iscritte nei rispettivi registri regionali. 
Quindi i progetti potranno essere gestiti anche a livello di Piano di zona.
Finanziamenti alle associazionisaranno concessi attraverso procedure a evidenza pubblica.
Si prevede, infine, l'istituzione della Consulta regionale sul bullismo, che lavorerà in collaborazione con il Garante regionale dell'Infanzia e dell'adolescenza, l'Osservatorio permanente sulle famiglie, l'Osservatorio tecnico-scientifico per la sicurezza e la legalità e l'Osservatorio regionale permanente sul bullismo. 
La Consulta si avvarrà anche del supporto dei dipartimenti delle Asl che si occupano di disagio, devianza e dipendenza, oltre che di tavoli istituzionali permanenti "quali strumenti operativi di raccordo con il territorio".

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