La sobrietà è un modo di essere e uno stile di vita che valorizza la percezione della misura, della regola, della capacità di essenzializzare tutti i beni a disposizione.
La sobrietà è importante anche per il suo significato antropologico. In essa infatti si manifesta tutta la premura per l'altro. Il soggetto consapevolmente sobrio, si impegna a condividere e a rispettare il limite, rifiutando l'ebbrezza dei consumi, dell'accumulo e del possesso.
La sobrietà è un riflesso dell'etica personale ed è una scelta che deriva da una prassi quotidiana che diventa concretezza di azioni.
Trasferendo l'utilizzo del termine nella pubblica amministrazione, dovrebbe essere lo stile del modo di governare di ogni Sindaco, assessore ecc. evitando le spese non indispensabili.
Il comportamento di chi riveste incarichi nella Pubblica Amministrazione non può non essere improntato a sobrietà, trasparenza e imparzialità, che è la prima richiesta che i cittadini rivolgono alla classe politica e dirigente'.
Tutto il contrario rispetto a quello che sento in questi giorni nei discorsi della maggioranza dei candidati che promettono tutto e di più, anche cose che non sono in loro potere, forse alcuni sono affetti da il mito delle superpotenza di qualche super eroe o da u ego sproporzionato alla funzione.
Ma anche se guardiamo l'operato di alcuni amministratori il cui mandato ha avuto termine in questi giorni dobbiamo fare considerazioni non sempre lusinghiere sulla mancanza di sobrietà.
Ma la colpa spesso è anche dei cittadini che è difficile che votino chi farà dei discorsi promettendo loro una amministrazione sobria.
La sobrietà è strettamente legata alla solidarietà e alla sostenibilità, sarebbe opportuno che alcuni facessero qualche riflessione.
In proposito l'ex Presidente del Consiglio Monti l'8 febbraio 2012 inviò una circolare proprio per raccomandare ai responsabili delle amministrazioni centrali l'obbligo di comportarsi in maniera sobria.
Nel XVII secolo David Hume e Adam Smith, due studiosi le cui idee contribuirono alla fondazione del pensiero economico moderno ritenevano che la sobrietà fosse sinonimo di industriosità e di capacità di gestire in modo intelligente le risorse economiche, in un quadro ideologico che già all''epoca il desiderio di guadagno era considerato dal pensiero liberale una virtù, mentre la semplicità materiale veniva valutata negativamente, in quanto ritenuta contraria allo sviluppo del benessere di una nazione.
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