sabato 21 maggio 2016

IL MIO INTERVENTO SULLA PRESENZA DI PESTICIDI E DI ALTRE SOSTANZE CHIMICHE NELLE ACQUE SUPERFICIALI E NELLA FALDA ACQUIFERA NEL CORSO DELLA CONFERENZA TENUTASI IERI PRESSO LA BIBLIOTECA COMUNALE DI SABAUDIA

Ieri sono stato invitato dal Comitato sulla tutela ambientale e contrasto all'erosione a parlare nel corso della conferenza che si è tenuta presso la Biblioteca comunale  intitolata al maestro Feliciano Iannella sul problema della presenza dei pesticidi e di altre sostanze chimiche nelle acque superficiali e nella falda acquifera. 
Dopo aver illustrato la normativa in vigore con particolare riguardo a quella emanata di recente per le aree protette, quale è quella del Parco Nazionale del Circeo, ho provato a fare la storia recente delle iniziative svolte per sensibilizzare le Pubbliche amministrazioni sul problema, che sempre più spesso assume anche le vesti del fenomeno dell'eutrofizzazione delle acque del lago di Paola con una abnorme fioritura di alghe, che sono la dimostrazione della presenza nelle acque di fosforo e di azoto in misura di gran lunga superiori ai limiti consentiti.
Da molti anni è noto che la Fonte di Lucullo non è più potabile e con essa la sorgente Arciglioni.
Di recente l'ex sindaco ha avuto modo di affermare durante una seduta del Consiglio comunale che solamente il 75% delle abitazioni sarebbe collegato alla rete fognaria e questo è un altro elemento di preoccupazione.
In questi ultimi giorni è stato pubblicato un rapporto dell'ISPRA da cui risulta che nel Lazio l'unica area che ha "meritato" il bollino rosso per il superamento dei valori ammessi sia nelle acque superficiali che in quelle sotterranee è proprio il Parco Nazionale del Circeo, in cui, come ho scritto, i valori dovrebbero invece essere inferiori. Questi prodotti, che vanno comunemente sotto il nome di pesticidi,ma che vengono usati in agricoltura in varie forme, sono pericolosi per la salute umana e possono procurare patologie di vario tipo: 
- acuta, che si manifesta in caso di incidenti nelle persone che ne fanno uso, come gli agricoltori con l’inalazione e il contatto diretto attraverso la cute. A questo proposito l'anno passato due operai indiani sono stati ricoverati al Pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria Goretti di Latina in preda a sintomi molto gravi dovuti evidentemente all'utilizzo di alcuni prodotti senza prestare le cautele de caso. 
- a lungo termine, sempre nelle persone che per lavoro entrano in contatto con queste sostanze tossiche (gli agricoltori, ma anche le loro famiglie), che in base a recenti indagini hanno evidenziato un numero di tumori più elevato per talune cause di morte (Linfoma non Hodgkin, leucemie, mieloma multiplo, tumore alla prostata, della cute, ecc.). Esiste un nesso causale tra l’utilizzo prolungato di alcune determinate sostanze ed alcune patologie (erbicidi con i tumori dell’ovaio; composti organo fosforici con le leucemie; organo fosfati con il tumore della prostata) 
- quella a lungo termine dovuta all'assunzione di residui nei cibi da parte dei consumatori
L'INAIL e l'Autorità europea per la sicurezza alimentare hanno avviato una collaborazione per prevenire questi incidenti sul lavoro.
A loro volta il Ministero dell'agricoltura e quello della salute seguono attentamente la presenza dei residui nei prodotti ortofrutticoli e negli alimenti di origine animale.
Ma quello che manca a livello territoriale sono i controlli, i prelievi, troppo pochi e in posti limitati.
Occorre che le istituzioni locali intervengano per garantire uno sviluppo realmente sostenibile al nostro territorio anche per tutelare la salute dei cittadini, dato che questo inquinamento da pesticidi ha anche un elevato costo sociale, alzando l'asticella, che è stata abbassata in maniera eccessiva.
E' necessario anche intervenire per costringere tutte le abitazioni ad allacciarsi alla rete fognaria e assicurare un maggiore monitoraggio sulle acque con prelievi in più punti e più frequenti.
Ma è ora che Ente Parco e Comune rispondano ad uno dei bandi LIFE con un progetto partecipato con gli agricoltori per sostenerli economicamente e accompagnarli verso una agricoltura biologica premiando con un marchio di qualità chi raggiunge questo traguardo.
Solo così si potrà raggiungere il miglioramento della qualità che potrà anche rappresentare un'attrattiva turistica per molte persone.
Dalle slides della conferenza ho tratto un video che potete trovare su You Tube:
https://youtu.be/gCMpjVrq3H0


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