Sempre più spesso la magistratura amministrativa è chiamata ad occuparsi di macchine per la distribuzione di bevande all'interno di pubblici uffici, musei, scuola, ospedali, ecc.
A parte l'opportunità di sistema queste macchine nelle scuole e negli ospedali, che può variare in relazione ai casi concreti ed in base alla discrezionalità dei dirigenti preposti, che dovranno valutare anche il rispetto delle esigenze della salute degli scolari e quelle dei pazienti, il concetto fondamentale è quello che comunque si tratta di concessioni e che in base al nuovo Codice: D.lgs 50/2016 occorre procedere mediante procedure trasparenti e non con affidamento diretto come si deduce anche dalla più recente giurisprudenza ( TAR Lazio, Roma Sez. III Quater n. 5954/2016 e Consiglio di Stato Sez. VI, sentenza n. 1827/2016).
Purtroppo molte amministrazioni seguitano ad acconsentire al collocamento di apparecchiature all'interno degli uffici senza rendersi conto della necessità di rispettare la concorrenza e l'obbligo per le ditte di corrispondere alla P.A. un giusto compenso per l'occupazione degli ambienti e per il consumo dell'energia elettrica. Si tratta pur sempre di danno erariale.
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