lunedì 30 maggio 2016

SABAUDIA E LA SPENDING REVIEW

Dalla relazione al rendiconto 2015 del Comune di Sabaudia si legge che"...la razionalizzazione delle spese, ha continuato ad essere un core business del settore (cfr. finanze e tributi), impegnato a ridurre il costo pro capite e complessivo delle utenze e delle forniture ; l’ammodernamento delle procedure, informative in primis, rappresenta uno degli obiettivi perseguiti con maggiore intensità, all’interno delle evoluzioni normative del sistema pubblico degli enti locali, che talvolta costringono i settori, a veri e proprie full immersion tematiche, il cui pieno recepimento, necessita ovviamente, del giusto tempo di applicazione".
Il fatto è che le spese non sembra che siano diminuite e che sull'Albo Pretorio Online del Comune di Sabaudia è stata pubblicata solamente IL 3 febbraio la determinazione n. 158 adottata il 20 agosto 2015 dal Settore avvocatura, pianificazione e controllo recante come oggetto “Affidamento servizio monitoraggio e razionalizzazione dei consumi dei servizi telefonici ed idrici del Comune di Sabaudia (Reg. Gen. n. 142/2016) per u costo complessivo di € 18.000,00 di cui 10.000 sull'esercizio 2015 e 8.000 su quello 2016, questo senza dubbio per risparmiare.
Al riguardo, desidero osservare quanto segue:
- La determinazione arriva alla pubblicazione circa cinque mesi e mezzo dopo la sua adozione dal responsabile del Settore competente in violazione dell’art.8 del D.lgs 14 marzo 2013, n. 33 secondo cui “I documenti contenenti atti oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente sono pubblicati tempestivamente sul sito istituzionale dell’amministrazione”.
- Trattandosi di servizi esternalizzati che comportano costi elevati per la comunità e per i singoli, almeno il controllo dovrebbe essere fatto da personale comunale e non esternalizzato a sua volta
- Il monitoraggio è una attività utile se chi deve prendere decisioni utilizza i risultati di detta attività per intervenire e correggere le cose che non vanno, ma se poi questo non viene fatto…
- Nonostante gli obblighi di trasparenza fino ad oggi non è stata mai pubblicato il report annuale di detta attività per cui i cittadini non sanno come sono stati spesi i loro soldi né i risultati ottenuti grazie alla società incaricata e il rapporto costi benefici
- Non è stato possibile neanche rinvenire il Piano triennale per la razionalizzazione delle spese ex art.2 commi 594-599 della L. 244/2007 e art. 16 del D.L. 98/2011 convertito nella L. 111/2011, che dovrebbe formare oggetto di allegato al bilancio
- In base alle norme contenute nella legge di stabilità 2016 (data di pubblicazione dell’atto) oggi non è più necessario effettuare confronti tra beni e servizi offerti da ditte private e quelli offerti dalla CONSIP in quanto è stata abolita la clausola che consentiva la cosiddetta “outside option”, cioè la possibilità per le amministrazioni di svincolarsi dalle convenzioni (CONSIP) qualora fossero riuscite ad ottenere condizioni economiche migliori. Ciò in base alla considerazione, precisata nella relazione illustrativa della legge 208/2015 che se questa opzione, da un lato, consente ad un insieme di amministrazioni di ottenere prezzi più bassi rispetto alle stesse convenzioni, dall’altro può ridurre il grado di competizione in gara e quindi creare uno svantaggio per tutte le amministrazioni aderenti alle convenzioni. Pertanto viene meno parte del lavoro affidato alla società incaricata in quanto per i servizi presenti in CONSIP si devono utilizzare le convenzioni stipulate da quest’ultima società.
- Trattandosi di affidamento diretto ci si sarebbe attesi di leggere le motivazioni in base alle quali si è ritenuto congruo il prezzo e su quali dati sia stato basato.
Nel passato mi sono già occupato di questo argomento quando fu approvata la deliberazione n. 166/2009 e poi quando è stata adottata la 38/2014 con cui la Giunta ha inteso impartire indirizzi in merito al monitoraggio in questione. Su questo blog c'è un altro intervento sulla medesima questione risalente al 10 giugno 2011 ed un altro all'inizio del 2016, quando, tardivamente, è stata pubblicata la citata determinazione n. 158/2015.
Ora si spera che essendo uscita la Giunta attraverso le famose "sliding doars"ci si possa aspettare che qualcuno possa realmente mettere mano ad una vera revisione della spesa.

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