domenica 8 maggio 2016

SABAUDIA: L'EREDITA' LASCIATA DALL' AMMINISTRAZIONE CHE SE NE E' ANDATA

Il 26 giugno 2012 la Sezione di Controllo per il Lazio della Corte dei Conti approvava la deliberazione n. 61 con cui, a seguito dell’esame dei rendiconti degli anni 2009 e 2010 del Comune di Sabaudia, veniva accertato il reiterato ricorso a prassi e comportamenti irregolari, suscettibili - nel contesto della gestione comunale, quale risultante in atti - di incidere sulla stabilità e sulla solidità della situazione finanziaria ed economica dell'Ente, ponendone a rischio la tenuta nel prossimo futuro ove non tempestivamente modificati.
La Corte accertò, ai sensi e per gli effetti dell'art. 1, comma 168 della legge n. 266/2005 e per l'adozione di tempestive misure correttive, che i rendiconti degli esercizi finanziari 2009 e 2010 del Comune di Sabaudia erano affetti dalla mancata debita annotazione di vincoli di spesa gravanti sulle entrate da ex oneri di concessione nonché dalla presenza, nel conto del bilancio, di cospicui residui attivi di dubbia esigibilità non accompagnata dall'iscrizione di alcun fondo rischi, con conseguente sovrastima degli avanzi contabili rendicontati. 
Inoltre la Corte accertò la presenza di ulteriori irregolarità: come il mancato aggiornamento degli inventari, criticità nella gestione della liquidità, irregolare imputazione fra i servizi in conto terzi di partite correnti, ecc., aventi carattere di minore gravità, ma per le quali venne rivolto un richiamo ad adeguarsi alle raccomandazioni formulate.
A distanza di quasi cinque anni, nonostante l’asserito impegno profuso, molti dei punti attenzionati dalla Corte non sono stati ancora eliminati.
Il problema dei debiti fuori bilancio è stato affrontato con la deliberazione n. 40 in data 30 dicembre 2013 con cui è stata riconosciuta la legittimità di debiti per un importo di € 2.561.297,60 che, stando a quanto appreso dalla stampa, sarebbe oggetto di nuovi accertamenti da parte della Corte; mentre per quanto riguarda i residui attivi l’ente ha provveduto al riaccertamento straordinario con la delibera n. 13 l’8 luglio 2015, stabilendo di ripianare il risultato negativo derivante da tale operazione, pari a ben € 6.835.028,40 in trenta annualità per un importo di € 227.834,28 annue. 
Con questa operazione sono stati cancellati molti crediti dichiarati inesigibili riguardanti per lo più tributi e verbali di contravvenzioni al codice della strada.
Ma già con deliberazione n. 14 in data 12 aprile 2016 in occasione del rendiconto 2015 si è dovuto provvedere ad un nuovo riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi da cui si rileva il perdurare della scarsa capacità dell’ente ad incassare le somme accertate.
Non è stata ancora adottata alcuna deliberazione per approvare l’inventario dei beni mobili e immobili e non esiste alcun controllo sui beni consumabili.
La Giunta Lucci, adottando in ritardo il rendiconto 2015 e il bilancio di previsione 2016 e non trasmettendoli neanche al Consiglio comunale per l’approvazione, ha reso impossibile qualsiasi dibattito sulla situazione finanziaria attuale.
Il Sindaco dovrebbe consegnare la Relazione di fine mandato, ma quando lo farà?

Nessun commento:

Posta un commento