Nonostante tutti i tentativi fatti per allungare questa consiliatura finalmente per questa sera per le ore 19, presso l'ex ufficio postale, è fissata la seduta del Consiglio convocata per l'esame della "Mozione di sfiducia al Sindaco ai sensi dell'art.52 del D.lgs 267/2000 e dell'art. 32 dello Statuto comunale".
Il Sindaco ha fatto di tutto in questi mesi, dalle prime dimissioni (poi rientrate) ad oggi per cercare di ricostruire una maggioranza, cercando anche di convincere - senza riuscirci - parte delle minoranze.
Oramai - e l'assenza dei Fratelli d'Italia all'ultima seduta era molto significativa - non ci sono più speranze e stasera il risultato dovrebbe essere scontato con l'approvazione della mozione.
Ma - ci sono sempre i ma - saranno tutti presenti? Ci saranno i numeri per far passare la mozione?
Non ci saranno scherzi dell'ultima ora?
A parte questo aspetto (non di poco conto), quello che interessa tutti è sentire queste famose dichiarazioni del Sindaco che - dice - sarebbe stato condizionato da portatori di interessi economici, però non vorremmo che, come in altra occasione agli annunci non facesse seguito un suo discorso chiaro per fare nomi e cognomi (se ci sono davvero) e fatti.
Ma quale era il progetto elettorale di Lucci? Ve lo ricordate? Era stato presentato agli elettori e poi approvato in Consiglio in occasione della prima seduta con la deliberazione n. 6 del 28 giugno 2013.
Un libro dei sogni rimasto per lo più sulla carta in merito al quale Lucci in questi anni non si è mai degnato di presentare uno straccio di resoconto; neanche nella relazione al rendiconto 2015, che avrebbe dovuto arrivare in Consiglio entro il 30 aprile se ne trova traccia.
Lucci in questi anni non è stato "il Sindaco di tutti", l'espressione a cui tutti gli eletti ricorrono, con robuste dosi di ipocrisia anche dopo asperrime campagne elettorali che hanno prodotto contrapposizioni e velenose polemiche, Sarebbe bastato poco, seguire un processo di immedesimazione empatica che va nel verso opposto dell’identificazione quasi magica con il leader e che trova la sua logica, il suo modo d’attuarsi, nelle faticose procedure della democrazia e del confronto con gli elettori.
Invece i cittadini si sono sentiti sempre più sudditi a casa loro e la stessa lettera inviata in questi giorni dal Sindaco ai commercianti ha dimostrato, come se ce ne fosse stato bisogno, chi sono stati i veri stakeholders del Sindaco, ma ora lo hanno abbandonato anche loro.
Ma se si andrà alle urne tra un anno gli elettori saranno in grado di ricordare tutto questo?
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