giovedì 5 maggio 2016

IL CONSIGLIO DI STATO SUI CRITERI DELL'INFORMATIVA ANTIMAFIA DELLE PREFETTURE

Foto d'epoca con la quercia
Con una interessante Sentenza, n. 1743/2016 del 3 maggio scorso la Sezione III del Consiglio di Stato si è pronunciata in merito ai principi ai quali si devono attenere le Prefetture in sede di emanazione delle informative antimafia, sia individuando gli elementi oggettivi rilevanti in materia sia evidenziando i criteri per la motivazione di tali misure.
I base agli artt. 84, comma 4, e 91, comma 6, D.lgs n. 159 del 2011, l'informativa antimafia è un istituto mediante il quale la Prefettura esprime un motivato giudizio circa il pericolo di infiltrazione mafiosa all'interno dell’impresa, interdicendole l’inizio o la prosecuzione di qualsivoglia rapporto con l’Amministrazione o l’ottenimento di qualsiasi sussidio, beneficio economico o sovvenzione.
La valutazione circa il pericolo di infiltrazione mafiosa fa venir meno, infatti, quella imprescindibile fiducia che l’Amministrazione deve riporre nell'affidabilità dell’imprenditore, allorché entra in rapporto con essa, poiché questa affidabilità è data dalla capacità di questi, oggettivamente verificabile, di non cooperare né di prestarsi in alcun modo, con la sua attività economica, ai disegni della criminalità mafiosa.
Il provvedimento della Prefettura deve indicare gli elementi di fatto posti alla base di tale valutazione, desunti da provvedimenti giudiziari, atti di indagine, accertamenti svolti dalle Forze di Polizia in sede istruttoria, ed esplicitare le ragioni in base alle quali, secondo la logica del «più probabile che non», sia ragionevole dedurre da uno o più di tali elementi indiziari, gravi, precisi e, se plurimi, anche concordanti il rischio di infiltrazione mafiosa nell'impresa, anche solo eventualmente, per relationem, con richiamo ai provvedimenti giudiziari o agli atti delle stesse Forze di Polizia, laddove già contengano con chiarezza il percorso logico di siffatta valutazione.
La Sezione ha enucleato, a solo titolo esemplificativo, un’ampia casistica di tali elementi.
La sentenza si trova qui:
https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/wcm/idc/groups/public/documents/document/mday/mja3/~edisp/nsiga_4085104.docx

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