A Sabaudia tutti presi nello scambiarsi accuse reciproche all'interno della maggioranza e tra questa e l'opposizione in Comune hanno dimenticato che entro il 30 aprile le tariffe e le aliquote di imposta per l’anno 2016 avrebbero dovuto essere approvate dal Consiglio comunale unitamente al bilancio di previsione.
Questo in quanto il Consiglio comunale con la legge 296/2006 (finanziaria 2007) è stato individuato come l’organo competente a determinare le aliquote per quanto concerne l’addizionale comunale IRPEF, l’aliquota Ici e l’imposta di scopo.
Ma questo non è avvenuto.
Nel caso di mancata adozione della deliberazione entro il termine di approvazione del bilancio, si conferma il prelievo dell'anno precedente in quanto l’articolo 1, comma 169 della citata legge 296/2006, oltre a riconfermare quanto già disciplinato dall'articolo 27 c. 8 della legge 448/2001 (finanziaria 2002) ha aggiunto che in caso di mancata deliberazione delle tariffe e aliquote entro il termine per la deliberazione del bilancio di previsione, si intendono prorogate di anno in anno le tariffe e le aliquote vigenti.
Questa disposizione tende ad evitare gli effetti negativi che si potrebbero determinare a causa della mancata adozione delle delibere di approvazione delle tariffe ed aliquote.
Già nel 2012 il Commissario ad acta approvò le tariffe con deliberazione n. 9 del 13 dicembre 2012, quindi ben oltre la scadenza che quell’anno era il 31 ottobre e il Ministero sanzionò questo provvedimento con nota del 14 gennaio 2013 n. 1313.
Il legislatore però non ha ipotizzato che il Parlamento intervenisse per ridurre le aliquote come avvenuto con la L. 208/2015, legge di Stabilità anno 2016 in materia di IMU e TASI
Data la complessità della questione ci si sarebbe attesi che la Giunta avesse approvato per tempo questo provvedimento, ma purtroppo non è avvenuto.
C’è il rischio di possibili interpretazioni difformi e la giurisprudenza amministrativa è molto attenta (da ultimo TAR Calabria, Sezione Reggio Calabria, n. 392/2016.
Dal punto di vista logico ritengo che in questo caso prevalga la legge dello Stato e che di fatto tutte le tariffe ed aliquote si intendano prorogate, fatte salve quelle che sono state ridotte con la citata legge 208/2015.
Non sarebbe male comunque che chi sarà chiamato ad approvare il bilancio di previsione adottasse un atto confermativo con l’indicazione di tutte le tariffe ed aliquote in vigore per il 2016.
Nessun commento:
Posta un commento