lunedì 30 maggio 2016

FINALMENTE LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE: LUCI E OMBRE

La Camera dei deputati nei giorni scorsi ha approvato in via definitiva la legge di riforma del Terzo settore. Una legge attesa da anni che comunque, come oramai è divenuta abitudine delega al Governo l'adozione della riforma vera a propria anche se pone una serie di principi e obiettivi.
La cosa più importante a mio avviso è quella di aver finalmente provveduto a dare una definizione giuridica del terzo settore «il complesso degli enti privati costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale».
E' prevista una semplificazione delle norme riguardanti lo statuto delle persone giuridiche  e la stesura di un Codice del Terzo Settore. 
Importante, anche grazie alla giurisprudenza che si è accumulata in questi anni, aver previsto la novità della «impresa sociale» definita come un’organizzazione privata che svolge attività «per finalità di interesse generale e destina i propri utili prioritariamente al conseguimento dell’oggetto sociale».
Un'altra importante novità, molto attesa è rappresentata dall'istituzione del servizio civile universale, che prevede la possibilità per i giovani (maschi e femmine) di spendere 8-12 mesi in una attività di utilità sociale. Un segnale importante: per i giovani: prima di entrare nella vita lavorativa, prendendosi cura di un problema sociale può aiutare a ricostruire la relazione tra l’individuo e la comunità. 
Sarà importante regolamentare bene la materia e prevedere anche aspetti economici interessanti per la sua piena e efficace attuazione.
Il Terzo Settore oggi gestisce una parte rilevante del bilancio dello Stato, delle Regioni, ma specialmente dei Comuni, quindi si tratta di una legge molto importante.
Negli anni passati, ma anche molto di recente abbiamo assistito a problemi anche molto gravi che hanno macchiato questo settore che da troppi anni è preda di mascalzoni e furbetti che in questo modo truffano lo Stato non pagando le tasse e si approfittano di persone in stato di necessità.
Ora la palla è al governo che deve fare molta attenzione nella predisposizione dei decreti attuativi 
Mi auguro che le organizzazioni più serie assumano la funzione di leaders di questo cambiamento partecipando attivamente per il miglioramento dei testi che saranno predisposti dagli uffici ministeriali che troppo spesso sono poco aperti alle novità.
Il testo approvato lo trovate qui:
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00968957.pdf

Nessun commento:

Posta un commento