domenica 1 maggio 2016

NONOSTANTE L'ELEZIONE DIRETTA DEL SINDACO E' AUMENTATA L'INSTABILITA' DEI COMUNI FORSE POTREMMO TORNARE ALL'ANTICO

La riforma che ha portato all'elezione diretta del Sindaco comincia a mostrare tutti i propri difetti.
Le amministrazioni spesso frutto di coalizioni poco omogenee dopo un poco di tempo si spaccano e costringono a commissariamenti e nuove elezioni. 
C'è un gran parlare di riforma della P.A. e delle autonomie locali, ma non sarebbe opportuno tornare all'antico? 
Nell'antica Pompei gli organi dell'amministrazione pubblica erano tre e il popolo aveva maggiore importanza di oggi:
  • L'assemblea popolare, cioè il pòpulus; 
  • Il consiglio dei decurioni, detto òrdo decuriònum; 
  • 2 duòviri iùre dicùndo 
  • 2 edìles.
Il pòpulus, composto da cittadini maschi e liberi, eleggeva i magistrati, i sacerdoti pubblici e ratificava le delibere del Consiglio dei decurioni. Questo aveva poteri deliberativi e di controllo in tutti i settori della vita pubblica. I membri del consiglio dovevano godere di buona reputazione, esercitare un mestiere onorevole, essere ricchi per pagarsi le spese di rappresentanza.
I magistrati superiori, i duòviri iùre dicùndo, erano eletti ogni anno. Convocavano e presiedevano le assemblee del popolo ed amministravano la giustizia. Erano i responsabili dell'erario cittadino.
Ogni 5 anni, al loro posto, erano eletti i duòviri quinquennàles, che, oltre ai suddetti compiti, controllavano le condizioni fiscali e amministrative dei cittadini e verificavano se i singoli decurioni avessero mantenuto i requisiti richiesti dalla loro carica.
Gli edìli, di rango inferiori ai precedenti, erano eletti ogni anno e avevano potere esecutivo.
Si occupavano della manutenzione degli edifici pubblici e delle strade, controllavano mercati e servizi di polizia urbana, organizzavano feste sia a spese proprie che della comunità. Ricordiamoci che i magistrati non avevano stipendio!

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