mercoledì 8 giugno 2016

L'INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI AL CENTRO DI UN INTERESSANTE CONVEGNO AL CENSIS

Ieri il CENSIS ha organizzato un interessante convegno intitolato  "L'integrazione nella società molecolare" Sono intervenuti il Presidente del Censis Giuseppe De Rita e la responsabile di ricerca Anna Italia, Mariano Bella, Direttore dell'Ufficio Studi di Confcommercio, Franco Pittau, Presidente onorario del Centro Studi e Ricerche Idos, Camillo Ripamonti, Presidente del Centro Astalli, e Maria Assunta Rosa, Responsabile del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (Fami) del Ministero dell'Interno.
per parlare della integrazione degli immigrati in Italia. Sono stati portati molti conti da cui si rileva che avremmo il 20% di bambini nati in meno nell'ultimo anno, una scuola pubblica con 35.000 classi e 68.000 insegnati in meno, saremmo senza 693.000 lavoratori domestici e 449.000 imprese. I numeri del modello di integrazione italiano che funziona.
Tutti segnali di quel modello di integrazione dal basso, diffuso sul territorio che ha portato oltre 5 milioni di stranieri (che rappresentano l'8,2% della popolazione complessiva), appartenenti a 197 comunità diverse, a vivere e a risiedere stabilmente nel nostro Paese e che, alla prova dei fatti, ha mostrato di funzionare bene e di non aver suscitato i fenomeni di involuzione patologica che si sono verificati altrove in Europa, dove i territori ad altissima concentrazione di immigrati sono esposti a più alto rischio di disagio. 
I problemi maggiori sono al sud con una presenza di stranieri molto elevata: Olbia in Sardegna, con il 9,7% di residenti stranieri, e Vittoria in Sicilia, con il 9,1%. 
Brescia e Milano sono i due comuni italiani con più di 50.000 residenti che presentano la maggiore concentrazione di stranieri, che però in entrambi i casi è pari solo al 18,6% della popolazione. Seguono Piacenza, in cui gli stranieri rappresentano il 18,2% dei residenti, e Prato con il 17,9%
Qui trovate il video dell'evento:
https://www.youtube.com/watch?v=m17JdjPslVE

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