Il Titolo IV della legge di bilanci 2017 dall'art. 23 all'art. 35 tratta di lavoro e pensioni. Dopo aver introdotto alcune norme per ridurre la tassazione sul premio di produttività ed agevolare il welfare aziendale, ci sono molte norme per l'anticipo finanziario a garanzia pensionistica, l'ormai famoso APE (art. 25). Poi è previsto 'aumento della quattordicesima (art. 26) ed anche al rendita integrativa temporanea anticipata (RITA) (art. 27). Ci sono anche norme sui lavoratori precoci (art. 30) ed u allargamento della casistica che consente di accedere ai benefici per i lavori usuranti (art. 31). L'art. 33 reca a sua volta misure in materia di salvaguardia dei lavoratori dall’incremento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico; seguono altre norme che agevolano l'accesso al sistema pensionistico.
Sarà inevitabile che queste norme incidano sul bilancio dell'INPS in misura anche pesante, tanto che risulterebbe - secondo quanto dichiarato dal corriere della sera - che il presidente dell'Inps, Tito Boeri avrebbe manifestato la propria preoccupazione per i costi derivanti appunto dagli interventi sulla quattordicesima, sui lavoratori precoci e la sperimentazione sull'Ape social. Secondo Boeri ci sarebbe un onere di oltre 20 miliardi, destinato a crescere se l'Ape social dovesse essere esteso nella forma attuale anche oltre il 2018, farebbero salire i costi di altri 24 miliardi.
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