Oggi è il 27 ottobre, data in cui il Tribunale di Milano si dovrebbe pronunciare in merito ad uno dei ricorsi presentati dal prof. Valerio Onida (l'altro è stato presentato al TAR di Roma) .
Uno dei punti toccati dal ricorso riguarda la nuova stesura dell'art. 117 della Costituzione che prevede l'abolizione della legislazione concorrente tra Stato e regioni.
Secondo il prof. Onida la scelta sbagliata sta nell’aver voluto rovesciare l’impostazione del 2001 e di aver voluto trasferire alla competenza esclusiva dello Stato non solo quelle due o tre materie che sono di indubbio carattere nazionale come le grandi infrastrutture di trasporto o energetiche, ma tutte le materie tipicamente di interesse regionale, come sanità, assistenza o governo del territorio, sostenendo che le Regioni intralciano e creano incertezze e conflitti.
Questi nascono più spesso dalla pretesa dello Stato di legiferare su tutto fin nei minimi particolari. Abolire le competenze legislative “concorrenti”, in cui lo Stato detta i principi, la Regione legifera nel dettaglio, è un errore.
E’ un ritorno al centralismo, un enorme passo indietro. Senza dire della clamorosa contraddizione per cui le nuove norme sulle Regioni non varrebbero per le Regioni a statuto speciale, per le quali si rimanda agli statuti da rivedere in un futuro indeterminato.
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